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43845
IDG861303518
86.13.03518 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Alibrandi Tommaso
Conti sbagliati e riflessioni amare sugli stipendi dei dirigenti statali
Tempo, an. 43 (1986), fasc. 190 (16 luglio), pag. 4
D1431; D7440
L' A. (presidente di sezione del Consiglio di Stato) esamina il provvedimento di legge sul trattamento economico dei dirigenti statali, appena approvato dal Parlamento. Rileva che gli aumenti previsti vanno intesi come parziale rivalutazioni degli stipendi; infatti, questi dal 1972 ad oggi hanno perso circa il 60% del potere di acquisto, mentre l' aumento odierno e' del 42%. A conti fatti, un primo dirigente guadagnera' circa 20 milioni netti annui, che non e' molto considerando la competenza e le responsabilita'. Per questi aumenti lo Stato spendera' nel 1986 235 miliardi di lire; possono sembrare molti, ma sono pochi se rapportati, ad esempio, ai 600 miliardi che il solo Ministero per i Beni culturali affidera' a privati, in attuazione dell' art. 15 della legge finanziaria. Ponendo a confronto di due stanziamenti, l' A. critica i criteri assistenziali che spingono a favorire alcuni settori, soprattutto privati, mentre si dimentica il buon funzionamento dell' amministrazione statale. (Titolo: 4 col / Testo: 1.1 col).
art. 15 l. 28 febbraio 1986, n. 41
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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