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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XI Legislatura

Documento


17220
DDL3579-0002
Progetto di legge Camera n. 3579 - testo presentato - (DDL11-3579)
(suddiviso in 10 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.2 dello stampato)
...C3579. TESTIPDL
...C3579.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC3579 ZZ11 ZZRL ZZPR
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    Onorevoli Deputati! -- 1.  Nell'anno 1994 l'Italia
  avrà l'onore di assumere e gestire la presidenza di tre
  prestigiosi fori internazionali e precisamente del Gruppo dei
  sette Paesi più industrializzati (G7), dell'Iniziativa
  centro-europea e della Conferenza sulla sicurezza e la
  cooperazione in Europa (CSCE).
    L'assolvimento di tali mandati comporta, oltre che una
  responsabilità politica di primo piano, anche un impegno
  organizzativo rilevantissimo, cui l'Amministrazione degli
  affari esteri dovrà far fronte attraverso strutture efficienti
  e procedure contabili di particolare snellezza.
    Precedenti esperienze ampiamente collaudate forniscono un
  modello che può essere utilizzato anche nella presente
  contingenza, sia pure con gli adattamenti del caso.
    Si tratta di istituire apposite delegazioni dotate di
  personale qualificato a diversi livelli che funzionino come
  nuclei operativi per provvedere, con efficacia e tempestività,
  ad una grande mole di adempimenti organizzativi, logistici ed
  amministrativi.
    Il carattere omogeneo delle attività relative allo
  svolgimento delle procedure del Gruppo dei sette Paesi e della
  Iniziativa centro-europea, imperniate in larga misura
  nell'organizzazione di una serie di riunioni in strutture,
  insediate in una città (Napoli per il Gruppo dei sette Paesi e
  Roma per l'Iniziativa centro-europea), rendono possibile e
  conveniente affidare la gestione ad un'unica delegazione, sia
  pure con la tenuta di due distinte contabilità, in modo da
  utilizzare al meglio le energie umane disponibili.
    Per contro, la particolare tipologia dei compiti cui dovrà
  prevalentemente attendere
  la presidenza della CSCE (coordinamento e gestione di
  missioni d'inchiesta e d'osservazione, direzione di operazioni
  di  peace-keeping  nelle aree di crisi) comporta
  interventi prevalentemente decentrati, in cui il momento
  decisionale politico, spesso improvviso e urgente, deve essere
  accompagnato e seguito da vicino dal supporto amministrativo.
  Di qui l'esigenza di istituire allo scopo una delegazione
  separata.
  2.  Presidenza del Gruppo dei sette Paesi più
  industrializzati (G7).
    Dopo la conclusione del vertice di Tokio del 7-8 luglio
  1993, l'Italia assumerà la presidenza, della durata di un
  anno, del Gruppo dei sette Paesi più industrializzati (G7) che
  si svolgerà a Napoli e si concluderà con un vertice nel luglio
  1994.
    E' questa la terza volta che tocca all'Italia l'onore di
  ospitare la riunione del Gruppo che è andato via via assumendo
  caratteristiche e rilevanza sempre maggiori.
    Occorrerà, quindi, provvedere alla predisposizione delle
  strutture organizzative adeguate a fornire una risposta,
  efficace e tempestiva, non solo alle esigenze ordinarie del
  Gruppo, e cioè il vertice del luglio 1994 e le missioni
  preparatorie, bensì anche ad improvvise situazioni di crisi
  che, sulla base delle più recenti esperienze al riguardo,
  comportano riunioni a diversi livelli - ivi compresi quelli
  più elevati - per la pronta concertazione delle misure da
  adottare.
    Lo sforzo organizzativo sarà enorme, tenuto conto che la
  partecipazione alla riunione conclusiva sarà imponente per
  l'altissimo numero sia dei rappresentanti
 
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  degli Stati e componenti delle loro delegazioni (circa 1.500
  persone) sia dei giornalisti che a Tokio hanno raggiunto la
  cifra di 6.000 unità.  Il complesso degli oneri finanziari da
  affrontare nel 1994 è illustrato e quantificato in dettaglio
  dall'unita relazione tecnica.
  3.  Iniziativa centro-europea.
    Questo organismo internazionale conta oggi sull'adesione di
  dieci Paesi (Italia, Austria, Ungheria, Polonia, Repubblica
  ceca, Repubblica slovacca, Bosnia Erzegovina, Croazia,
  Slovenia, Moldavia).  L'Italia ha già avuto la presidenza del
  nucleo iniziale, e cioè la Pentagonale, nel 19901991; peraltro
  il prossimo mandato del 1994 sarà molto più impegnativo,
  tenuto conto del maggior numero di Stati partecipanti e
  dell'ampliamento dei settori politici ed economici di
  collaborazione tra gli stessi.
    Le riunioni che complessivamente si prevede graveranno
  sulla presidenza italiana dell'Iniziativa centro-europea nel
  1994 consisteranno in:
      un vertice estivo dei capi di Governo, preceduto nella
  stessa località da una riunione del Ministro degli esteri, in
  contemporanea con una riunione dei parlamentari provenienti
  dai Paesi membri;
      due riunioni ordinarie dei Ministri degli esteri, una
  primaverile e una autunnale, con contemporanee riunioni di
  parlamentari (non si esclude una riunione straordinaria
  qualora eventi eccezionali si dovessero verificare nell'area
  danubiano-balcanica);
      dieci riunioni dei coordinatori nazionali;
      due riunioni del gruppo di contatto con i rappresentanti
  dei Paesi che hanno chiesto di aderire all'Iniziativa (tali
  riunioni possono farsi coincidere con quelle dei coordinatori
  nazionali o con le ministeriali);
      eventuali riunioni dei Ministri tecnici (al massimo tre)
  ed eventuale loro partecipazione al vertice dei Primi
  ministri;
      riunioni in Italia dei due gruppi di lavoro a presidenza
  italiana e, nelle altre capitali, dei dieci gruppi presieduti
  dagli altri Paesi membri.  A tale proposito è opportuno
  sottolineare che, in conseguenza delle restrizioni apportate
  dal Governo ai bilanci di numerosi ministeri ed enti pubblici,
  i cui funzionari sovente rappresentano l'Italia nei predetti
  gruppi di lavoro, occorre prevedere la copertura delle loro
  missioni onde assicurare la loro partecipazione alle riunioni
  dei gruppi stessi, che rappresentano le strutture portanti
  dell'Iniziativa.  Senza l'attività e le elaborazioni
  propositive di tali gruppi, infatti, le riunioni a livello
  politico risulteranno di scarsa utilità.
    Tali riunioni si svolgeranno nei locali del Ministero degli
  affari esteri.
    Gli oneri connessi per l'anno 1994 sono quantificati e
  illustrati nella unita nota tecnica.
  4.  Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
  (CSCE).
    L'esercizio della presidenza della CSCE si articola nei
  seguenti livelli:
      il presidente del Consiglio della CSCE, vale a dire il
  Ministro degli affari esteri incaricato delle funzioni di
  indirizzo politico generale;
      il presidente del Comitato degli alti funzionari (CSO),
  che si riunisce in via ordinaria una volta a bimestre a Praga,
  vale a dire l'alto funzionario designato a questa carica (un
  funzionario diplomatico con titolo e rango d'ambasciatore),
  incaricato della esecuzione delle decisioni del Consiglio.
    In particolare nell'anno 1994, al Presidente del Consiglio
  faranno carico soprattutto i vasti compiti di prevenzione e
  gestione delle crisi aperte in varie zone del
 
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  mondo (ex Jugoslavia, Nagorno Karabak, Ossezia, Georgia,
  eccetera) mediante missioni di osservatori e  monitors
  civili e militari, di collaborazione con l'Alto Commissario
  per le minoranze nazionali, di collegamento con l'Assemblea
  parlamentare della CSCE, con gli Stati mediterranei non
  partecipanti della sponda sud del Mediterraneo, con altri
  organismi internazionali.
    5.  Quanto sopra premesso, occorre ricordare che il
  Consiglio dei ministri approvò in data 24 settembre 1993 un
  disegno di legge unitario per l'organizzazione delle tre
  presidenze con oneri a carico degli esercizi 1993 e 1994.
  Poiché, peraltro, tale disegno di legge non ha potuto essere
  esaminato rapidamente, come si era sperato, a seguito
  dell'introduzione nel progetto di legge finanziaria del
  cosiddetto fondo globale negativo, il Consiglio dei ministri
  nella seduta dell'8 novembre 1993 ne stralciò la parte
  relativa alla fase iniziale della presidenza della CSCE dal 15
  novembre al 31 dicembre 1993, approvandola in forma di
  decreto-legge (n.441).
    Ora, essendo stati sbloccati i fondi della tabella A, si
  rende urgente trasformare
  in decreto-legge, prima della fine dell'anno, anche la
  residua parte dell'originario disegno di legge, stante
  l'imminente inizio di tutte e tre le presidenze (1^ gennaio
  1994), e per evitare che vadano in economia le somme stanziate
  nel 1993.
    6.  Pertanto, con il presente decretolegge si provvede a
  istituire, per l'anno 1994, le due delegazioni (una per la
  presidenza del Gruppo dei sette Paesi più industrializzati e
  dell'Iniziativa centro-europea, l'altra per la CSCE), dettando
  i criteri per la loro composizione, che sarà determinata con
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, e
  richiamando le disposizioni della legge 5 giugno 1984, n.208
  (riguardante la presidenza italiana della Comunità economica
  europea) in materia di  status  e trattamento di missioni
  del personale e di procedure di spesa.
    7.  Infine, con l'articolo 3 del decretolegge è disposta la
  concessione di un contributo straordinario di lire 1 miliardo
  per l'anno 1994 a favore del Collegio del Mondo unito
  dell'Adriatico che opera nel quadro della Iniziativa
  centro-europea.
 
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