| I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della
sanità, per sapere - premesso che:
martedì 9 marzo 1999, nel reparto pediatrico
dell'ospedale "Rummo" di Benevento, si è consumata
l'inquietante tragedia di un neonato deceduto a seguito delle
ustioni prodotte da un'incubatrice che, per ragioni al momento
non ancora accertate, si è trasformata in una impietosa bara
per la piccola vittima incolpevole;
nei mesi scorsi è stata presentata una serie di atti di
sindacato ispettivo per denunciare le palesi carenze e le
irregolarità nella gestione dell'ospedale "Rummo" di
Benevento, evidenziando in particolare le oggettive
disfunzioni organizzative e strutturali;
a tali atti il Governo ha pervicacemente opposto un
colpevole silenzio;
è convinzione degli interpellanti che la tragedia del 9
marzo si sarebbe potuta evitare se i responsabili del
nosocomio avessero dedicato il loro interesse prevalente (come
più volte sollecitato con molteplici iniziative) alla
funzionalità della struttura (garantita molto spesso dal
sacrificio personale degli addetti, a tutti i livelli)
piuttosto che ad alimentare polemiche strumentali o a
perpetuare atteggiamenti omissivi che, come dimostra
l'esperienza recente, hanno finito per ritorcersi
esclusivamente a danno dei pazienti -:
quali iniziative intenda adottare per accertare le cause
dello sconcertante episodio;
in particolare, se intenda nominare una commissione di
inchiesta ministeriale che, parallelamente alle indagini della
magistratura, individui i soggetti ai quali debbano essere
ricondotte le responsabilità di una tragedia che ha lasciato
tutti sgomenti;
se intenda disporre con la massima tempestività un
approfondito accertamento sulla funzionalità dell'ospedale
"Rummo" di Benevento che, al di là dello specifico episodio,
consenta di verificare la capacità dei responsabili della
struttura di garantire una gestione corretta, sotto il profilo
organizzativo e della sicurezza;
quali interventi intenda porre in essere per garantire
un adeguato livello di sicurezza delle strutture e degli
impianti utilizzati presso le strutture ospedaliere dislocate
sul territorio nazionale;
quali atti intenda promuovere al fine di consentire la
chiara individuazione di responsabilità rispetto al non
corretto funzionamento
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di macchinari e di strumenti utilizzati a fini di assistenza
ospedaliera.
(2-01709)
"Simeone, Fragalà, Lo Presti, Alemanno, Aloi, Donato
Bruno, Buontempo, Cardiello, Carlesi, Colosimo, Conti,
Dell'Utri, Delmastro Delle Vedove, Di Comite, Fei, Fiori,
Garra, Gatto, Gazzilli, Giuliano, Lo Porto, Mancuso, Marengo,
Marino, Matteoli, Mussolini, Pagliuzzi, Pecorella, Polizzi,
Previti, Riccio, Antonio Rizzo, Trantino, Tremaglia, Urbani,
Urso, Baiamonte, Nuccio Carrara, Cola, Cuscunà, Fino,
Gramazio, Landolfi, Manzoni, Marotta, Menia, Nania, Napoli,
Neri, Carlo Pace, Antonio Pepe, Pezzoli, Saponara".
(16 marzo 1999).
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