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51106
IDG881300860
88.13.00860 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Compagna Luigi
Garanzie e privilegi
Mattino, an. 97 (1988), fasc. 73 (24 marzo), pag. 1
D0113
L' A. giudica estremamente opportuna la sentenza della Corte Costituzionale che ha deplorato la pessima abitudine di rinnovare i decreti-legge non convertiti dal Parlamento entro il termine imposto dalla Costituzione. In proposito rileva che l' abuso governativo della reiterazione si giustifica con l' incapacita' delle Camere di deliberare nei tempi previsti. Auspica che, in sede di trattative per la formazione del nuovo Governo, vengano concordati precisi limiti per l' emanazione dei decreti-legge; peraltro questi limiti devono essere invalicabili anche per chi sui decreti ha il compito di pronunciarsi. Percio' il Parlamento deve rispondere alle precise indicazioni della Corte avviando la revisione dei propri regolamenti. (Titolo: 1 col / Testo: 0.6 col).
C. Cost. 3 marzo 1988, n. 302
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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