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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

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152442
SMC0716-0066
Bollettino Giunte e Commissioni n. 716 del 7 novembre 2000 - edizione definitiva - (SMC13-716)
(suddiviso in 121 Unità Documento)
Unità Documento n.66 (che inizia a pag.77 dello stampato)
              ...XII COMMISSIONE PERMANENTE
                       (Affari sociali)
 
 
...SEDE REFERENTE
C405; C1479; C2351; C2567; C4415; C6752; C7138. LAVCOMM
C405; C1479; C2351; C2567; C4415; C6752; C7138.
Parto e assistenza neonatale. T.U. C. 405 Lucchese, C. 1479 Valpiana, C. 2351 Cascio, C. 2567 De Simone, C. 4415 Gramazio, C. 6752 De Simone, C. 7138 Manzione.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Silvana DAMERI. Francesco Paolo LUCCHESE. Antonio SAIA. Giacomo BAIAMONTE. Maria BURANI PROCACCINI. Rocco CACCAVARI. Alberta DE SIMONE. Paolo POLENTA, presidente.
Martedì 7 novembre 2000. - Presidenza del Vicepresidente Paolo POLENTA. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la sanità Carla Rocchi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC071100 ZZSMC001107 ZZSMC001100 ZZSMC000000 ZZSMC716 ZZ13 ZZD ZZC12 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame da ultimo rinviato il 25
  ottobre 2000.
 
     Silvana DAMERI (SDU),  relatore sui capi I e II,
  ricorda che il testo adottato dalla Commissione è il frutto
  degli approfondimenti resi possibili dalle audizioni e dal
  dibattito svoltosi in sede di Comitato ristretto.
 
                              Pag. 78
 
     Il capo I, dopo aver individuato le finalità generali,
  richiama i compiti affidati alle regioni, cui è demandata la
  definizione dei modelli organizzativi per realizzare gli
  obiettivi della legge, nel rispetto della loro autonomia.  Una
  legge nazionale è necessaria per assicurare un'adeguata
  omogeneità dell'assistenza al parto su tutto il territorio
  nazionale.
     Il capo II è specificamente dedicato ai diritti della
  partoriente e alla promozione del parto fisiologico.  Tra le
  finalità generali dell'intervento, individuate dall'articolo
  3, ricorda in particolare quelle di soddisfare i bisogni di
  benessere della donna e del bambino, favorire la libertà di
  scelta circa i luoghi e i modi del parto e assicurare al
  neonato la continuità dell'apporto psico-affettivo con la
  madre.  Quest'ultimo è, a suo avviso, uno dei punti
  fondamentali del provvedimento.
     L'articolo 4 individua le modalità e gli strumenti
  organizzativi relativi all'assistenza che deve essere
  assicurata prima, durante e dopo la nascita, mentre l'articolo
  5 definisce il concetto di parto fisiologico e le condizioni
  in cui esso deve avvenire.
     I successivi articoli individuano i luoghi per il parto
  fisiologico, che deve poter avvenire sia all'interno di
  strutture ospedaliere appositamente attrezzate, sia in case di
  maternità, sia, infine, a domicilio.  In ogni caso, devono
  essere assicurate la sicurezza e l'umanizzazione dell'evento.
  Si connettono al problema della sicurezza anche le norme
  dell'articolo 8, che disciplinano il servizio di trasporto
  della madre e del neonato verso le strutture ospedaliere ad
  esse collegate ai sensi dell'articolo 11.
     L'articolo 12 individua appositi meccanismi per
  incentivare la realizzazione delle strutture per il parto
  fisiologico, mentre l'articolo 13 specifica più
  dettagliatamente i compiti delle regioni.  Uno dei punti nodali
  del provvedimento è poi l'articolo 14, che prevede una serie
  di interventi per la riqualificazione del personale addetto
  all'assistenza al parto.  Infine, l'articolo 15 individua
  strumenti di informazione e monitoraggio per assicurare la
  piena attuazione della legge.
     Concludendo, sottolinea che il testo fin qui elaborato
  rimane forse troppo dettagliato, ed auspica che si possa
  giungere ad una sua semplificazione, anche per garantire il
  pieno rispetto delle prerogative regionali.  Rimane peraltro
  convinta della assoluta necessità di un intervento legislativo
  nazionale.
 
     Francesco Paolo LUCCHESE (misto-CCD),  relatore sul
  capo III,  ricollegandosi alle considerazioni da ultimo
  svolte dal deputato Dameri, sottolinea che la normativa
  regionale vigente non assicura le necessarie condizioni di
  omogeneità nell'assistenza alla partoriente e al neonato, e
  che d'altronde gli obiettivi individuati a livello nazionale
  dagli appositi strumenti regolamentari non sono sempre
  puntualmente ripresi dai corrispondenti programmi regionali.
  Per queste ragioni è a suo avviso necessario un intervento
  legislativo che individui gli obiettivi e i requisiti
  essenziali da rispettare su tutto il territorio nazionale.
     Con riferimento alle norme previste dal capo III, relativo
  alla salvaguardia della salute del neonato, segnala in primo
  luogo che viene assicurata ad ogni neonato la compilazione di
  una cartella clinica personale.  Ci si propone in tal modo di
  garantire al neonato una piena tutela come persona
  autonoma.
     L'articolo 17 individua i diversi livelli di cura che
  devono essere assicurati ai neonati in relazione alle loro
  condizioni di salute, nonché il numero di posti letto di cui
  le corrispondenti strutture devono garantire la disponibilità.
  E' demandata alle regioni l'individuazione dei bacini di
  utenza che devono essere serviti dalle strutture dei diversi
  livelli.
     L'articolo 18 individua le figure professionali che devono
  essere presenti in sala parto, tra cui è compreso un pediatra
  neonatologo, e prevede specifici percorsi formativi per tali
  figure.  Nell'ambito della sala parto deve essere inoltre
  predisposto
 
                              Pag. 79
 
  una zona per le prime cure di un eventuale intervento
  rianimatorio su un neonato.
     Ulteriori disposizioni sono dettate in relazione ai
  controlli postnatali, alle misure per assicurare il rapporto
  tra la madre ed il neonato in caso di temporaneo distacco per
  esigenze di cura, e gli strumenti per la continuità delle cure
  al neonato dopo la dimissione dall'ospedale.  L'articolo 23
  prevede poi che le regioni attuino appositi programmi di
  prevenzione, educazione ed informazione.
     Nel segnalare, infine, che l'articolo 24 estende al
  personale addetto ai servizi di terapia intensiva neonatale le
  agevolazioni pensionistiche previste per le attività usuranti,
  si dichiara disponibile a valutare l'opportunità di uno
  stralcio di tale articolo, che, per le sue conseguenze di
  carattere finanziario, potrebbe ritardare l'esame del
  provvedimento.
 
     Antonio SAIA (comunista) condivide, in linea generale,
  lo spirito del provvedimento, cui intento fondamentale è
  quello di riportare l'evento del parto ad una dimensione
  fisiologica ed umana, riducendo l'incidenza degli interventi
  medici ad esso connessi.  La progressiva medicalizzazione del
  parto, che si è registrata in Italia negli ultimi anni, ha
  portato a gravi distorsioni, tra cui una delle più
  inaccettabili è quella della completa interruzione del
  rapporto tra madre e neonato subito dopo il parto.
     Ritiene necessari interventi per rafforzare l'assistenza
  ostetrica offerta alle donne, anche con l'istituzione, presso
  ogni azienda sanitaria locale, di un servizio
  ostetrico-ginecologico che possa assistere la madre, anche a
  domicilio, in tutte le fasi della gravidanza.
 
     Giacomo BAIAMONTE (FI) condivide le osservazioni del
  deputato Saia circa la progressiva disumanizzazione del parto.
  Ritiene peraltro che la "ospedalizzazione" del parto abbia in
  passato costituito un'efficace risposta ai problemi relativi
  alla tutela della madre e del bambino, come dimostrano i dati
  sulla riduzione dei tassi di mortalità e morbilità materna ed
  infantile.  Occorre perciò intervenire promuovendo il parto
  fisiologico, ma senza ridurre i livelli di sicurezza
  raggiunti.
     Non ritiene che le ostetriche abbiano sempre una
  preparazione professionale adeguata alle responsabilità loro
  affidate dal provvedimento, soprattutto in caso di
  complicanze.  Occorre pertanto assicurare un efficace e
  costante monitoraggio delle condizioni della donna durante
  tutta la gravidanza, in modo da individuare preventivamente se
  sussistano le condizioni per un parto a domicilio o in casa di
  maternità, o sia invece necessario il suo ricovero in
  ospedale.
 
     Maria BURANI PROCACCINI (FI) sottolinea in primo luogo
  che l'accorpamento dei due gruppi di proposte di legge,
  proposto dai relatori, rende possibile l'esame di una vera e
  propria legge quadro in materia di parto e assistenza
  neonatale.
     Quanto alle considerazioni del deputato Baiamonte,
  sottolinea che il provvedimento prevede appositi interventi
  per assicurare un'adeguata professionalità delle ostetriche,
  in relazione alle responsabilità loro affidate, e che è
  comunque previsto il costante controllo da parte di figure
  professionali più qualificate.
     Sottolinea con forza l'esigenza di giungere
  all'approvazione di norme che permettano di superare l'attuale
  situazione di eccessiva "medicalizzazione" del parto che, a
  suo avviso, può avere gravi conseguenze sulla madre e sul
  bambino.  Tale esigenza è avvertita con sempre maggiore forza
  da tutte le donne.  In troppo strutture ospedaliere il parto è
  ridotto a momento patologico, e in molti casi l'assistenza
  assicurata alle partorienti è meno attenta e premurosa di
  quella che viene riservata al bestiame dai veterinari.  Un
  paese moderno e civile deve invece assicurare le condizioni
  perché il parto avvenga in un clima di rispetto e di
  attenzione, che restituisca a tale fondamentale momento della
  vita di ogni donna tutta la sua importanza esistenziale e
  sociale.
 
                              Pag. 80
 
     Auspica, conclusivamente, che si possa giungere ad una
  rapida approvazione definitiva del provvedimento.
 
     Rocco CACCAVARI (DSU) ritiene che la progressiva
  ospedalizzazione del parto sia stata motivata da evidenti
  esigenze di sicurezza e di tutela della salute della donna e
  del bambino.  Pur condividendo l'obiettivo di fondo della
  legge, sottolinea perciò l'esigenza prioritaria di non ridurre
  gli  standards  di sicurezza attualmente garantiti.
     E' pertanto necessaria un'attenta riflessione sulle norme
  che possono assicurare il monitoraggio delle condizioni della
  partoriente durante tutta la gravidanza, e prevedere che il
  parto a domicilio possa avvenire solo sulla base di
  un'adeguata valutazione delle possibili complicanze.  Una volta
  assicurata un'adeguata tutela della salute della donna e del
  bambino, ritiene pienamente condivisibile ogni intervento per
  promuovere la scelta del parto domiciliare, che, dal punto di
  vista dell'umanizzazione dell'assistenza, rappresenta
  sicuramente un significativo passo in avanti.
 
     Alberta DE SIMONE (DSU) condivide l'auspicio del
  deputato Dameri circa la possibilità di semplificare il testo
  fin qui elaborato, che in alcune delle sue parti rischia di
  comprimere le competenze delle regioni.  Ciò nondimeno, ritiene
  assolutamente necessaria una legge nazionale di indirizzo.
     In linea generale, osserva che i rischi connessi alla
  nascita sono ormai da tempo ridotti al minimo, ed occorre
  pertanto affrontare oggi il problema dell'umanizzazione del
  parto, più che quello della sua sicurezza.  Denuncia in
  particolare l'eccessivo ricorso alla pratica del parto
  cesareo, spesso utilizzata anche quando non sarebbe
  necessario, e che in ogni caso non sempre è più sicuro del
  parto fisiologico.
     Ritiene che la società tecnologica attuale abbia ormai
  completamente espropriato la donna della propria autonomia
  nella scelta e nella gestione di questo importantissimo
  momento della vita.  Troppo spesso donne del tutto sane, che
  potrebbero partorire in maniera del tutto fisiologica, sono
  direttamente o indirettamente indotte a seguire percorsi
  terapeutici complessi, onerosi e non necessari.  In particolare
  nelle aree più arretrate del Paese, l'assistenza assicurata
  alle donne è spesso disumana ed incivile.
     Il provvedimento in esame, di cui auspica la rapida
  approvazione, si propone di rimediare a queste gravi
  distorsioni, e non comporta in nessun caso una riduzione delle
  condizioni di sicurezza in cui il parto deve avvenire.
 
     Paolo POLENTA,  presidente,  rinvia il seguito
  dell'esame ad altra seduta.
 
     La seduta termina alle 15.25.
 
DATA=001107 FASCID=SMC13-716 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=12 SEDE=RE NSTA=0716 TOTPAG=0114 TOTDOC=0121 NDOC=0066 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C12D F PAGINIZ=0077 RIGINIZ=041 PAGFIN=0080 RIGFIN=048 UPAG=NO PAGEIN=77 PAGEFIN=80 SORTRES=0011073 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00716 SORTNAV=5³011070 00716 b00000 ZZSMC716 NDOC0066 TIPDOCB DOCTIT0066 NDOC0066
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