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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

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152467
SMC0716-0091
Bollettino Giunte e Commissioni n. 716 del 7 novembre 2000 - edizione definitiva - (SMC13-716)
(suddiviso in 121 Unità Documento)
Unità Documento n.91 (che inizia a pag.101 dello stampato)
                ...COMITATO PARLAMENTARE
            di vigilanza sulla anagrafe tributaria
 
 
MATERIE DI COMPETENZA
PROPOSTA DI RELAZIONE. LAVCOMM
PROPOSTA DI RELAZIONE.
Esame, ed approvazione, ai sensi dell'articolo 50 comma 1 del Regolamento del Senato, di una proposta di relazione concernente la riorganizzazione dei servizi informatici del Ministero delle finanze.
Martedì 7 novembre 2000. - Presidenza del Presidente MANTICA.
ZZSMC ZZRES ZZSMC071100 ZZSMC001107 ZZSMC001100 ZZSMC000000 ZZSMC716 ZZ13 ZZD ZZC31 ZZNO ZZXX ZZFF
     In apertura di seduta il presidente MANTICA presenta, ai
  sensi dell'articolo 50 comma 1 del Regolamento del Senato, la
  seguente proposta di relazione:
  1) OBIETTIVI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE
     A partire dal secondo semestre 1998, anche a seguito delle
  sollecitazioni derivate da una apposita indagine conoscitiva
  svolta da questa stessa Commissione, si è sviluppato un
  approfondito dibattito in ordine al ruolo e alla
  organizzazione delle tecnologie informatiche in vista della
  imminente riforma dell'amministrazione stessa.
     A tal fine, come ha ricordato il Ministro Del Turco nella
  audizione del 20 settembre u.s., all'interno del Ministero
  delle Finanze è tuttora impegnata una apposita struttura
  interdisciplinare, costituita ai sensi dell'articolo 73 del
  d.l. 300/99, con il compito di collaborare con il ministro per
  curare la transizione organizzativa e definire i conseguenti
  aspetti operativi e tecnici.
     Questa Commissione di Vigilanza, pertanto, ha ritenuto
  necessario ritornare sul tema della riorganizzazione dei
  servizi informatici del Ministero, anche in relazione alla
  ormai imminente scadenza (maggio 2001) della concessione in
  atto con la Sogei e ha ritenuto di dover inquadrare le
  relative problematiche e le conseguenti ipotesi di soluzione
  alla luce del più complessivo disegno di unificazione dei
  Ministeri del Tesoro e delle Finanze.
     Sulla base delle informazioni ricevute e del dibattito
  svolto, la Commissione ha ritenuto di adottare, ai sensi
  dell'articolo 50, comma 1 del Regolamento del Senato, una
  propria relazione, che si concretizza nel presente
  documento.
 
                              Pag. 102
 
  2) ATTIVITA' CONOSCITIVA DELLA COMMISSIONE
     Da tutte le audizioni emerge, con chiarezza e piena
  sintonia, la necessità di individuare tempestivamente una
  linea di soluzione per una organizzazione delle attività
  informatiche del Ministero delle Finanze, soluzione che non
  può essere ottenuta attraverso né una procedura di gara
  "totalizzante ed indiscriminata" né attraverso la semplice
  proroga dell'attuale concessione alla Sogei.  Al tempo stesso,
  in tutti gli interventi è stata fortemente sottolineata la
  necessità di garantire all'Amministrazione la possibilità di
  continuare a fruire, in maniera completa ed efficace, del
  know-how attualmente detenuto da Sogei, ferma restando la
  preventiva definizione e scorporo delle componenti di Sogei
  non direttamente funzionali alle esigenze del Ministero delle
  Finanze.
     E' stato, altresì, concordemente riconosciuto che il
  modello di una azienda pubblica strumentale rappresenta il
  modello istituzionalmente corretto ed operativamente efficace
  per la soluzione del problema, sia come elemento di snodo
  "competente" verso il mercato, sia per l'autonomo svolgimento
  di quelle attività il cui esercizio deve essere riservato allo
  Stato per motivi di sicurezza e riservatezza.
     Dall'intervento del Prof. Rey emerge poi un ulteriore
  importante contributo al disegno della soluzione ottimale,
  allorché si sottolinea che essa deve assicurare il
  mantenimento in capo alla Amministrazione del governo
  strategico della evoluzione del sistema informativo e del
  controllo dei relativi processi di attuazione (escludendo con
  ciò la possibilità di attivare un nuovo rapporto
  concessorio).
     Un ulteriore importante aspetto, che ha costituito
  l'elemento portante dell'intervento del Ministro Bassanini, ma
  che è venuto in evidenza anche nelle audizioni del Ministro
  Del Turco e del Prof. Rey, è la rilevanza, per l'argomento in
  oggetto, dell'imminente processo di unificazione dei Ministeri
  delle Finanze e del tesoro e la conseguente necessità di
  realizzare una efficace azione di coordinamento tra la
  struttura che gestirà il sistema informativo delle Finanze e
  la Consip, società pubblica che gestisce il sistema
  informativo del Tesoro, che è stata a suo tempo costituita
  secondo un modello organizzativo e istituzionale idoneo a
  rispondere a problematiche per molti aspetti analoghe a quelle
  concernente il Ministero delle Finanze.  In particolare, il
  Ministro Bassanini ha precisato che il Comitato di Ministri da
  lui presieduto ha il compito, tra gli altri, di assicurare le
  condizioni per l'integrazione dei sistemi informativi de due
  ministeri che, come per il più ampio tema dell'organizzazione
  degli uffici e dei flussi amministrativi, non deve risolversi
  in una mera giustapposizione di ap-parati.
     L'impostazione di un coordinamento forte e organico tra la
  Consip e il futuro gestore del sistema informativo Finanze
  costituisce, a parere della Commissione, il presupposto
  fondamentale per pervenire alla individuazione delle opportune
  sinergie conseguibili nella salvaguardia delle rispettive
  esigenze, e le conseguenti positive ricadute per
  l'amministrazione in termini di efficacia ed efficienza,
  garantendo al contempo la piena continuità del servizio:  Al
  riguardo si è predisposta la nota che si allega, che riporta
  un'analisi degli attuali modelli organizzativi preposti alle
  attività informatiche del Ministero delle Finanze e del
  Ministero del Tesoro.
     Dalle audizioni è emerso pertanto un quadro chiaro e
  condiviso della linea di soluzione ritenuta ottimale: modello
  istituzionale di azienda pubblica strumentale; acquisizione
  delle risorse professionali di Sogei attualmente destinate al
  soddisfacimento delle esigenze del Ministero delle Finanze;
  necessario coordinamento con la Società Consip.
     Sul piano operativo, restano tuttavia forti preoccupazioni
  tenuto conto dei tempi disponibili per la concreta attuazione
  di tale ipotesi di soluzione entro i termini di scadenza della
  concessione Sogei, nella misura in cui non si è rilevata
 
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  l'esistenza di un correlato progetto operativo,
  sufficientemente definito sul piano temporale, normativo ed
  economico.
     L'unica proposta con un sia pur generale taglio operativo
  è infatti quella, emersa nell'audizione del Ministro Del
  Turco, incentrata sulla trasformazione di SOSE in azienda
  pubblica strumentale per l'informativa, con ruolo di
  concessionaria e capacità operativa sostanzialmente legata
  alla presenza nell'azionariato di un partner tecnologico
  privato (Telecom Italia); tuttavia tale ipotesi incontra
  insormontabili obiezioni dal momento che il reitero della
  concessione - come emerge chiaramente dall'intervento del
  prof. Rey - finirebbe, al di là di ogni lodevole intenzione,
  per perpetuare la dipendenza per gli indirizzi strategici
  dell'Amministrazione dal partner tecnologico; senza contare
  che la originale e prioritaria missione di "Centro Studi"
  propria di SOSE sarebbe incoerente e potenzialmente in
  contrasto con quella che verrebbe ulteriormente ad acquisire
  con l'affidamento delle attività informatiche.
     E' infine da sottolineare che la mancanza di un progetto
  operativo e fattibile desta nella Commissione notevoli
  preoccupazioni in quanto, se non si adottasse in tempi brevi
  una soluzione di rapida attuazione e pienamente coerente con
  tutti gli aspetti fin qui rilevati, si andrebbe
  inevitabilmente verso la proroga della Concessione Sogei per
  garantire la continuità del servizio, con ciò perpetuando una
  situazione, quella concessoria, giustamente stigmatizzata
  nell'audizione del Prof. Rey e incorrendo, come già avvenuto
  in circostanze analoghe, nella contestazione da parte della
  Comunità Europea, per la quale non potrebbe essere certo
  invocata l'imprevedibilità dell'evento e la conseguente
  mancanza di tempi tecnici adeguati per attuare una soluzione
  rispondente al dettato della normativa comunitaria.
  3) INDIRIZZI DELLA COMMISSIONE
     Tenuto conto dei vincoli temporali, normativi ed economici
  esistenti, la Commissione ritiene che le approfondite analisi
  sviluppate nelle diverse audizioni e i concordanti criteri di
  soluzione proposti conducano naturalmente ad un progetto
  operativo fattibile nei tempi necessari, rispetto al quale
  deve essere unicamente effettuata la scelta tra due possibili
  assetti societari, premessa indispensabile per la
  riappropriazione delle funzioni di governo dell'informatica da
  parte dell'amministrazione finanziaria.
     Appare evidente che la soluzione posta in atto del
  Ministero del Tesoro attraverso la Consip viene individuata
  anche per il Ministero delle Finanze come la cornice
  istituzionale-normativa atta ad assicurare all'Amministrazione
  il governo strategico e operativo della materia informatica.  A
  ciò si aggiunge il riconoscimento che le competenze,
  l'organizzazione e le capacità operative attualmente
  assicurate dalla Sogei rappresentano uno strumento di assoluta
  e dimostrata efficacia, che deve rimanere nella piena
  disponibilità del Ministero delle Finanze, senza soluzione di
  continuità.
     Da quanto sopra risulta che la soluzione più ovvia,
  immediata ed efficace consiste nell'inquadrare nella cornice
  istituzionale offerta dalla Consip le capacità consulenziali e
  operative detenute da quella parte della struttura di Sogei
  che oggi opera al diretto servizio del Ministero delle
  Finanze.  Ciò naturalmente va realizzato tenendo presente la
  necessità, chiaramente sottolineata del Prof. Rey, di non
  creare frammistioni forzate ed incoerenti sul piano temporale
  e quindi turbative nei diversi contesti ed in particolare in
  ambito Consip.
     A tal fine la commissione ritiene che la soluzione
  proposta - che ha il pregio di non richiedere ulteriori
  modifiche della normativa primaria né un impegno gravante sul
  bilancio dello Stato, e conseguentemente offre sufficenti
  garanzie di essere completata in tempo utile - debba prevedere
  una nuova articolazione dell'assetto societario della Consip,
  che verrebbe a poggiare su due strutture operative, l'una
  corrispondente alla "divisione Tesoro" e l'altra alla
  "divisione Finanze".
 
                              Pag. 104
 
     In altri termini la Consip, muovendosi all'interno della
  vigente normativa, dovrebbe:
       estendere le proprie competenze al complesso delle
  attività informatiche del nuovo ministero unificato, come
  consentito dal proprio statuto;
       organizzare una struttura operativa in grado di
  provvedere alla acquisizione del ramo di attività aziendale
  Sogei dedicato al ministero delle finanze, tenuto in debito
  conto il fatto che detta società ha accumulato un patrimonio
  irripetibile di esperienza e professionalità, al punto che in
  una ipotetica gara pubblica non avrebbe concorrenti; tuttavia
  occorre tenere conto, in un equilibrio bilanciato di ragioni,
  che il ministero costituisce l'unico acquirente possibile dei
  servizi resi dal predetto ramo della Sogei, quello che gli
  economisti chiamano regime di monopsonio, sicché si può
  ritenere che l'acquisto del ramo di azienda possa essere
  largamente compreso all'interno del corrispettivo fissato dai
  vigenti contratti con lo Stato;
       organizzare il ramo Sogei in un'apposita "divisione
  Finanze", promuovendo allo scopo le opportune sinergie che
  salvaguardino al tempo stesso i livelli di autonomia che sono
  indispensabili per avviare il processo di riforma
  organizzativa dell'Amministrazione finanziaria attraverso le
  Agenzie, cui viene garantito l'accesso al mercato informatico
  solo attraverso la "divisione Finanze" (ex Sogei) della
  Consip.
     Le attività propedeutiche che si richiedono per attuare la
  predetta soluzione consistono nella definizione, in
  contraddittorio con Telecom Italia, del perimetro del ramo
  Sogei da acquisire da parte Consip e del valore del ramo
  medesimo.
     Sul piano meramente operativo, tenuto conto dei ristretti
  tempi a disposizione e volendo scongiurare il rischio di una
  proroga della vigente concessione Sogei, alla predetta
  soluzione-obiettivo si potrebbe pervenire con una diversa
  modalità che, sotto il profilo temporale, offre maggiori
  garanzie.  In particolare si protrebbe prevedere una fase
  transitoria tra l'assetto attuale e quello di regime nella
  quale:
     Sogei venga scissa in due società, "Sogei pubblica" e
  "Sogei privata"
     Consip acquisisca la maggioranza di "Sogei pubblica"
     venga stipulato un accordo tra Consip e Telecom Italia che
  definisca un periodo entro il quale Consip potrà acquisire la
  restante quota di partecipazione.
     Si apre quindi un breve dibattito nei quali intervengono
  il vicepresidente Vannoni, i deputati Bruno, Cambursano e
  Pistone e la senatrice Thaler.
     Resta stabilito che la parte relativa alla possibilità che
  si dia luogo ad un regime provvisorio costituisce non parte
  della relazione della commissione bensì una osservazione
  aggiuntiva del presidente peraltro condivisa dalla
  commissione, che tuttavia ritiene opportuno che sia
  approfondita, per il suo contenuto specifico, presso le
  Commissioni di merito.
     Il Presidente mette quindi ai voti la proposta di
  relazione che è approvata all'unanimità.
 
     La seduta termina alle 14.45.
 
DATA=001107 FASCID=SMC13-716 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=31 SEDE=XX NSTA=0716 TOTPAG=0114 TOTDOC=0121 NDOC=0091 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C31D PAGINIZ=0101 RIGINIZ=011 PAGFIN=0104 RIGFIN=059 UPAG=NO PAGEIN=101 PAGEFIN=104 SORTRES=0011073 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00716 SORTNAV=5³011070 00716 b00000 ZZSMC716 NDOC0091 TIPDOCB DOCTIT0091 NDOC0091
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