| La Commissione inizia l'esame del disegno di legge in
titolo.
Il deputato Giovanni BRUNALE (DS-U) riferisce che il
decreto-legge n. 268 del 2000 è essenzialmente diretto a una
riduzione della pressione fiscale in coerenza con l'impegno,
assunto dal Governo con la finanziaria 2000, di restituire ai
contribuenti l'eventuale maggior gettito che fosse derivato
dalla lotta all'evasione fiscale. Al riguardo ricorda che in
effetti, in sede di assestamento del bilancio per il corrente
esercizio finanziario, sono state previste rilevanti
correzioni in positivo delle entrate.
L'elemento portante del provvedimento viene così ad essere
costituito dall'articolo 1
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che modifica ai fini Irpef il primo scaglione di reddito (a
cui si applica l'aliquota del 18,5 per cento), portandolo da
15 a 20 milioni di lire, e aumenta le detrazioni d'imposta per
redditi di lavoro, dipendente, autonomo o d'impresa minore. Il
decreto-legge contiene anche ulteriori misure di carattere
tributario in materia di accise (articoli da 2 a 6), nonché
disposizioni in tema di concessioni di esercizio delle
lotterie (articolo 7) e di quote latte (articolo 8). A tali
disposizioni altre se ne sono aggiunte nel corso dell'esame da
parte del Senato, fra le quali quella che prevede un
bonus fiscale di 200.000 lire per i titolari di redditi
pensionistici che non superino il trattamento minimo del Fondo
pensioni lavoratori dipendenti e che, quindi, non potevano
usufruire dell'agevolazione consistente nell'aumento della
detrazione minima imponibile dai 9 ai 12 milioni di lire.
Dopo aver illustrato l'articolato, si sofferma sulle
disposizioni che appaiono rilevanti per quanto concerne le
competenze della Commissione. Anzitutto l'articolo 1, comma 5,
dispone la riduzione dell'acconto dell'Irap dal 98 al 95 per
cento, prevedendo corrispondenti misure compensative a favore
delle regioni, la cui adozione è demandata a un successivo
decreto del Ministro del tesoro. In secondo luogo l'articolo 8
interviene sulle procedure di corresponsione delle multe
dovute dagli allevatori che producono latte in eccedenza
rispetto alle quote loro assegnate e sulla localizzazione
delle imprese site in comuni parzialmente svantaggiati. Poiché
non vi sono rilievi da muovere al riguardo, propone in
conclusione che la Commissione esprima parere favorevole.
Il senatore Giuseppe TURINI (AN), nel dichiarare la
propria astensione, fa rilevare che le misure contenute nel
decreto-legge sono certamente necessarie ma insufficienti.
Previa dichiarazione di voto favorevole del senatore
Antonio PIZZINATO (DS), la Commissione approva la proposta di
parere favorevole del relatore.
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