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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

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DDL0003-0002
Progetto di legge Camera n. 3 - testo presentato - (DDL13-3)
(suddiviso in 13 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C3. TESTIPDL
...C3.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC3 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Deputati! - Con la presentazione della
  presente proposta di legge di iniziativa popolare si intende
  segnalare l'esigenza di affrontare i problemi della
  ristrutturazione del territorio e del potenziamento
  dell'agricoltura per uscire dalla crisi e costruire un'Italia
  nuova: si tratta di una scelta prioritaria.
     La ristrutturazione del territorio interessa, infatti, in
  via diretta tutta la popolazione e tocca ogni campo di
  attività: costruire una scuola, un ospedale, uno stadio,
  sopprimere una linea ferroviaria o definire un nuovo tracciato
  autostradale, creare una nuova università o abolire un ufficio
  postale, chiudere una fabbrica o progettare una nuova centrale
  elettrica, non sono fatti ininfluenti sulla vita di ogni
  giorno di migliaia, milioni di cittadini.  Agire per
  ristrutturare il territorio non dev'essere considerata
  un'operazione di geografia applicata, ma come un impegno volto
  a creare le condizioni di base necessarie per il rilancio
  dell'economia e il miglioramento della qualità della vita,
  valorizzando l'agricoltura e il territorio.
     L'Italia è una Repubblica delle autonomie nella quale le
  competenze sono ripartite tra le diverse istituzioni
  territoriali - regioni, province, comuni - e lo Stato.  Lo
  Stato conserva, però, la funzione ineliminabile e primaria di
  indirizzo, coordinamento e controllo, per assicurare la
  coerenza tra gli interessi particolari locali e quelli
  generali della nazione.
     In questa fase - è opportuno precisarlo - aumentano i
  fenomeni di concentrazione urbana, di degradazione delle zone
  industriali,
 
                               Pag. 2
 
  di crisi delle periferie e di sviluppo delle
  infrastrutture dei trasporti, le quali ultime amplificano la
  mobilità e favoriscono la concentrazione.  Ciò provoca
  l'addensamento della popolazione in alcune zone e lo
  spopolamento pericoloso di molte altre, specie di quelle
  rurali, di collina e di montagna, creando, così, problemi
  nuovi per la difesa del suolo e la conservazione
  dell'ambiente.
     Per rovesciare questa logica occorre una svolta nella
  politica economica e sociale e un uso più corretto del
  territorio valorizzando la funzione primaria dell'agricoltura
  quale volàno di riequilibrio territoriale, produttivo e
  sociale.
     La ristrutturazione del territorio è, infatti, la vera
  sfida del presente e del futuro; ben si può dire che si tratta
  di una vera sfida di civiltà.  Dal modo come l'Italia saprà
  gestire il suo territorio dipenderà, in effetti, sia la
  vivibilità delle grandi città sia la salvaguardia del
  territorio e dello spazio rurale, condizione per la difesa
  dell'unità nazionale.
     L'articolazione della proposta di legge è molto
  semplice.
     L'articolo 1, infatti, indica i princìpi per la
  salvaguardia del suolo agrario, del territorio e dell'ambiente
  secondo le norme dell'articolo 117 della Costituzione.
     L'articolo 2 autorizza il Governo a definire un programma
  organico di misure idonee per porre un freno al caotico
  sviluppo urbano, a valorizzare le zone interne, di collina e
  di montagna nonché le aree periurbane, sentite le
  organizzazioni delle categorie interessate, secondo le
  indicazioni dell'articolo precedente.
     L'articolo 3 prescrive le modalità di presentazione del
  programma alle Camere da parte del Governo con l'obbligo di
  collegare le misure ritenute idonee alla legge finanziaria e
  al programma poliennale.
     L'articolo 4 indica l'esigenza di costituire un'Autorità
  unica per le acque al fine di consentire un uso razionale di
  questa risorsa fondamentale per la vita dell'uomo e per
  l'agricoltura.
     L'articolo 5 prescrive di predisporre un progetto organico
  di completamento del piano energetico nazionale, sollecitando
  le regioni a predisporre, a loro volta, un piano energetico
  per il comprensorio di competenza, coordinato con quello
  nazionale.
     L'articolo 6 tratta il tema dello smaltimento dei rifiuti
  solidi, nella salvaguardia del territorio e dell'ambiente,
  affidando al Governo il compito di favorire la costituzione di
  consorzi di comuni in grado di operare con metodi scientifici
  per garantire l'igiene dell'aria e dell'acqua e preservare,
  comunque, il territorio dall'inquinamento.
     L'articolo 7 propone di istituire un'Autorità garante per
  verificare le norme di programmazione attualmente esistenti
  con il programma di ristrutturazione del territorio previsto
  dalla presente legge.
     L'articolo 8 prevede l'istituzione di un Comitato
  scientifico nazionale che dovrà provvedere a redigere una
  "carta per la corretta utilizzazione del territorio" tenendo
  conto delle necessità del riequilibrio territoriale,
  produttivo e sociale.
     L'articolo 9 prescrive l'obbligo di consultare la
  Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni
  e le province autonome di Trento e di Bolzano, di cui
  all'articolo 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400.
     L'articolo 10 afferma la pubblicità dei provvedimenti per
  consentirne la valutazione da parte dei cittadini e permettere
  eventuali ricorsi in merito.
     L'articolo 11, infine, sollecita la consultazione delle
  organizzazioni professionali presenti nel CNEL da parte
  dell'Autorità garante prevista dall'articolo 7 e del Comitato
  scientifico previsto dall'articolo 8.
 
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