PARERE FAVOREVOLE
  con le seguenti osservazioni:
        1) tenga conto, in generale, la Commissione di merito
  delle disposizioni in materia di sistemi di istruzione e
  formazione professionale previste, ai sensi dell'articolo 116
  della Costituzione, negli statuti speciali delle regioni ad
  autonomia differenziata e nelle relative norme di
  attuazione;
        2) all'articolo 5, comma 2, primo periodo, valuti la
  Commissione di merito l'opportunità di sostituire le parole
  "di emanazione dei provvedimenti di cui al comma 4" con le
  seguenti: "di attuazione della presente legge", posto che,
  anche in riferimento a quanto previsto dall'articolo 5 comma
  4, la previsione in base alla quale il piano di cui al comma 1
  deve indicare tempi e modalità di emanazione dei regolamenti
  di cui al comma 4 - che, per parte loro, dovrebbero essere
  adottati in conformità con il medesimo piano di cui al comma 1
  - potrebbe dar luogo ad una anomala autodelimitazione da parte
  del Governo della propria potestà regolamentare delegificante,
  che, invece, dovrebbe soggiacere, ai sensi dell'articolo 17,
  comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, alle sole norme
  generali regolatrici della materia previste dalla legge di
  autorizzazione;
        3) all'articolo 5, comma 4:
          valuti la Commissione di merito l'opportunità di
  individuare direttamente in tale disposizione le norme
  legislative abrogate a decorrere dall'entrata in vigore di
  ciascun regolamento di delegificazione;
          valuti la Commissione di merito l'opportunità di
  sopprimere le parole "e secondo le scansioni temporali di cui
  al comma 2";
        4) all'articolo 5, comma 5, valuti la Commissione di
  merito l'opportunità di prevedere un'unica scadenza in base
  alla quale individuare il personale docente in servizio avente
  diritto al mantenimento della sede fino alla sua definitiva
  assegnazione, dal momento che l'attuazione della disciplina
  dei cicli di istruzione dovrà avvenire in modo progressivo,
  attraverso l'emanazione di più provvedimenti attuativi e
  l'adozione di un progetto generale di riqualificazione
  professionale del personale che potrebbe articolarsi anche in
  una pluralità di misure, il che renderebbe problematica
  l'individuazione dei beneficiari del diritto al mantenimento
  della sede.