| MANTENGO LA MIA FORMULAZIONE, POICHE' RITENGO CHE LA TRASFORMAZIONE DEL LATIFONDO E LA BONIFICA DELLE TERRE ABBIANO UNO SCOPO DI ELEVAZIONE DEI CETI PROPRIETARI E NON ABBIANO INVECE QUELLO DI AIUTO ALLA PICCOLA E MEDIA PROPRIETA' . NON CREDO CHE ENTRAMBE LE PROPRIETA' ABBIANO GRAN BISOGNO DI AIUTO: ESSE SI AIUTANO DA SE' . BASTA CONSIDERARE CHE IN ITALIA LA PROPRIETA' FINO AI 50 ETTARI COMPRENDE IL 56 PER CENTO DELLA SUPERFICIE TOTALE PRODUTTIVA, MA IL 71 PER CENTO DEL REDDITO FONDIARIO IMPONIBILE. IL REDDITO IMPONIBILE FONDIARIO DELLA PROPRIETA' FINO AI 50 ETTARI ERA, IN CIFRA ANTEBELLICHE ( 1937- 39) DI 342 LIRE L' ETTARO, LADDOVE LE ALTRE CATEGORIE DAVANO CIFRE DECRESCENTI: 311 LIRE LA PROPRIETA' FRA 51 E 100 ETTARI; 205 QUELLA FRA 101 E 1000 ETTARI; E 70 QUELLA OLTRE I 1000 ETTARI. NON E' QUINDI DI AIUTO DI CUI ESSO HA BISOGNO. CIO' SU CUI VOLEVO ATTIRARE L' ATTENZIONE ERA CHE LA BONIFICA DELLA TERRA E LA TRASFORMAZIONE DEL LATIFONDO DEVONO SEVIRE ALL' INCREMENTO ED ALL' ELEVAZIONE DEL CETO DEI PICCOLI E MEDI PROPRIETARI. POICHE' ESSI SONO IL NERBO DELLA SOCIETA' , PERCHE' COSTITUISCONO LA PIU' SALDA GARANZIA DI UNA SOCIETA' STABILE, AVEVO PROPOSTO UNA FORMULA LA QUALE TENESSE CONTO DI UNA ESIGENZA SOCIALE FONDAMENTALE PER UNA SOCIETA' STABILE. | |