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Atti dell'Assemblea Costituente

Documento


975
PEN000001248
13-05-47 [P14]
TITOLO III/ 1, ARTICOLO 41 PR EMENDAMENTO RIVERA
SVOLGIMENTO DI EMENDAMENTO 1691
TERRACINI
RIVERA
ONOREVOLE SIGNOR PRESIDENTE, LE DEVO INNANZI TUTTO UN VIVO RINGRAZIAMENTO PER LA CORTESIA USATAMI DI PERMETTERMI DI SVOLGERE CON RITARDO IL MIO EMENDAMENTO AL PROGETTO DELL' ARTICOLO 41 PR. ONOREVOLI COLLEGHI, QUESTO DEL NOSTRO PROBLEMA AGRARIO E' UN ARGOMENTO DELLA PIU' GRANDE IMPORTANZA E CHE HA VIVAMENTE PREOCCUPATO IN QUESTO ULTIMO CINQUATENNIO UN GRAN NUMERO DI PERSONE CHE SI OCCUPANO DELLA SORTE DEI NOSTRI CAMPI. E' QUESTO UN ARGOMENTO, DEL QUALE OCCORRE METTERE IN EVIDENZA IN QUESTA ASSEMBLEA, I LATI MENO DISCUSSI, PERCHE' IL MULTIFORME PROBLEMA AGRARIO ITALIANO, PARTICOLARMENTE QUELLO DEL MEZZOGIORNO D' ITALIA, COMPLETAMENTE DIVERSO DAL PROBLEMA AGRARIO, PER ESEMPIO, DELL' EUROPA CENTRALE, ABBISOGNA DI UN APPORTO CHIARIFICATORE. IO TROVO, AD ESEMPIO, CHE QUESTO ARTICOLO 41 PR PRESTA IL FIANCO A PIU' DI UNA CRITICA, COME PURE LA DIZIONE GENERICA ED ANCHE IMPRECISA IL RAZIONALE SFRUTTAMENTO DEL SUOLO. ORA, AGLI AGRICOLTORI DEL CENTRO E SPECIALMENTE DEL SUD ITALIA SI FACCIA UNA DOMANDA: CREDETE VOI CHE SIA ESATTA QUESTA DIZIONE, CHE CIOE' IL REDDITO DELL' INDUSTRIA AGRICOLA SIA SOLO LEGATO ALLA QUALITA' DEL SUOLO O AL TRATTAMENTO CHE NOI POSSIAMO FARE AL TERRENO? VI SENTIRETE RISPONDERE CON UN CENNO VERSO L' ALTO: QUESTO VI DICE CHE IL FATTORE DOMINANTE DEL RENDIMENTO AGRICOLO DEL CENTRO E SPECIALMENTE DEL SUD D' ITALIA E' IL CLIMA. ORA QUESTA NON E' DAVVERO UNA NOVITA' . VOI AVRETE LETTO NEI LIBRI LATINI CHE ANNUS FRUCTIFICAT, CHE CIOE' IL CLIMA, A PREVALENZA DI QUALUNQUE ALTRO FATTORE, DETERMINA LE SORTI BUONE O CATTIVE DEI RACCOLTI NELL' ITALIA CENTRALE E MERIDIONALE. QUESTO ASPETTO DEL PROBLEMA E' MISCONOSCIUTO NELL' ARTICOLO 41 PR, IN QUANTO ESSO AFFERMA COSA NON PRECISA PARLANDO DI SFRUTTAMENTO DI PRODUZIONE AGRICOLA. QUESTO PROBLEMA EBBE UN CHIARO ACCENNO NELLA INCHIESTA AGRARIA E NEI CONCETTI ESPRESSI DALL' ONOREVOLE JACINI. DA MERIDIONALISTI E DA TECNICI ILLUSTRI ESSO FU SUFFICIENTEMENTE ILLUMINATO NEI SUOI INTERROGATIVI, MA NEL VENTENNIO FASCISTA QUESTI PROBLEMI SONO STATI AGITATI AL LUME DELLA POLITICA CONTINGENTE ED ESIGENTE DI RESPONSI OBBLIGATI. AL MOMENTO DI VOTARE L' ARTICOLO 41 PR NOI DOBBIAMO RICORDARCI DI QUELLA CHE E' L' ESSENZA DEL PROBLEMA AGRARIO ITALIANO, E POR MENTE A QUELLI CHE SARANNO, NEL PROSSIMO AVVENIRE, I BISOGNI DELLA NOSTRA AGRICOLTURA. NOI OGGI SIAMO AD UNA SVOLTA DELL' AGRICOLTURA: SI E' PARLATO DI PIANIFICAZIONE ITALIANA E DI PIANIFICAZIONE MONDIALE. PROPRIO IERI ABBIAMO APPROVATO L' AMMISSIONE DELL' ITALIA ALLA F. A. O. , CIOE' ALLA DISCIPLINA INTERNAZIONALE DELLA PRODUZIONE AGRICOLA E DELLA DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI. QUESTO VUOL DIRE CHE ANCHE L' ITALIA, COME TUTTE LE ALTRE NAZIONI AMMESSE ALLA F. A. O. , HA RINUNZIATO O SI PREPARA A RINUNZIARE A QUALCHE PARTE DELLA SUA SOVRANITA' , PER SOTTOPORSI AD UNA SUPERIORE DISCIPLINA INTERNAZIONALE. ORA PENSATE, ONOREVOLI COLLEGHI, QUALE SAREBBE LA SITUAZIONE DELL' AGRICOLTURA ITALIANA E PARTICOLARMENTE DI QUELLA DELL' ITALIA MERIDIONALE, QUANDO CI SI PONESSE DINANZI UN DILEMMA UNICORNE, UN PROBLEMA ZOPPO, CIOE' QUELLO DEL COLLOCAMENTO PRESSO DI NOI DEL GRANO, DEI GRASSI, DELLE CARNI, CHE SARANNO FRA POCO ESUBERANTI IN ALCUNI PAESI DELL' EUROPA E D' AMERICA, E CHE QUESTI PAESI HANNO INTERESSE A COLLOCARE NEI PAESI POVERI, E NON CI SI CONCEDESSE LA CONTROPARTITA, CIOE' SENZA CHE IL COLLOCAMENTO DEI PRODOTTI DEI PAESI A CLIMA MEDITERRANEO FOSSE ASSICURATO. QUESTO PROBLEMA FONDAMENTALE E' STATO PROSPETTATO DA NOI, COME RAPPRESENTANTI DELL' ITALIA, ALLA CONFERENZA F. A. O. DI COPENAGHEN, DOVE RICHIAMAMMO LE DELEGAZIONI AL RICONOSCIMENTO DEGLI INTERESSI AGRICOLI DEI PAESI POVERI DEL MEDITERRANEO. DEVO DIRE CHE SIAMO STATI INTESI, GIACCHE' I DELEGATI DI OGNI PAESE AMMISERO CHE I PRODOTTI DEL SUD D' ITALIA ( ANCHE CODESTI PRODOTTI SONO DA CONSIDERARSI ALIMENTARI, IN QUANTO COMPLEMENTARI DEGLI ALTRI) VINO, FRUTTA, ORTAGGI, ABBIANO LO STESSO DIRITTO ALLE PREDILEZIONI DI COLLOCAMENTO CHE LA F. A. O. MOSTRA DI AVERE PER IL GRANO, LE CARNI ED I GRASSI, CHE DA NOI DEVONO ESSERE NECESSARIAMENTE ACQUISTATI ALL' ESTERO. VOGLIAMO PENSARE CHE QUESTA PERSUASIONE PORTI PRESTO ALL' INVOCATA PARITA' DI DIRITTI TRA LA PRODUZIONE AGRICOLA DI OGNI PAESE. QUESTO NON E' SOLO UN PROBLEMA DI RENDIMENTO AGRICOLO, MA DIVIENE UN PROBLEMA DI RICCHEZZA PER IL NOSTRO PAESE ED UN PROBLEMA DI SALVEZZA DELLA NOSTRA ECONOMIA NAZIONALE. PERCIO' QUESTO ARTICOLO 41 PR, IL QUALE MOSTRA EVIDENTE UN NON APPREZZAMENTO, ANZI UN MISCONOSCIMENTO DI QUESTI PROBLEMI, CHE SONO AL CENTRO DELLA NOSTRA ECONOMIA ED AL CENTRO DELLE NOSTRE SPERANZE VENTURE, VA CORRETTO NEL SENSO INDICATO NELL' EMENDAMENTO. E VENIAMO AL LATIFONDO, PROBLEMA SPINOSO. LA RIFORMA AGRARIA E' INTESA GENERALMENTE NEL SENSO DELL' ATTRIBUZIONE DELLA PROPRIETA' DELLA TERRA. TROPPO POCO, DICONO QUELLI CHE QUALCHE CONOSCENZA HANNO DI QUESTI PROBLEMI. NOI VORREMMO CHE DEL PROBLEMA DELLA RIFORMA AGRARIA AVESSE DIRITTO DI PRECEDENZA QUELLA PARTE CHE RIGUARDA LA PRODUZIONE. ALCUNI HANNO PARLATO DI PROGRESSO AGRICOLO COME DI POSSIBILITA' ILLIMITATE: SE CI RIFERIAMO ALL' ITALIA CONTINENTALE, COME A TUTTA LA PIANA DEL PO, ED ANCHE ALL' ITALIA CENTRALE ORDINATA A MEZZADRIA, UNO SPICCATO PROGRESSO AGRICOLO SI E' DETERMINATO IN QUESTO SECOLO. SE ANDIAMO A PARAGONARE INFATTI IL REDDITO AGRARIO GLOBALE ATTUALE CON QUELLO DELLE STESSE AZIENDE AGRARIE DI CENTO ANNI ADDIETRO, NOI LO TROVIAMO RADDOPPIATO; TROVIAMO, CIOE' , AD ESEMPIO, CHE LA QUANTITA' DI GRANO CHE OGGI SI PRODUCE E' UGUALE E TALORA ANCHE MAGGIORE ALLA QUANTITA' CHE SI PRODUCEVA CENTO ANNI ADDIETRO, GRANO PERO' OGGI OTTENUTO SULLA META' CIRCA DELLA ESTENSIONE DEL TERRENO CHE PRIMA ERA COLTIVATO A GRANO. QUESTO RISULTATO E' RICCHEZZA NAZIONALE ED E' RICCHEZZA DEI COLTIVATORI: IN QUESTE AZIENDE, INFATTI, DA CIRCA UN SECOLO A QUESTA PARTE E' ANDATA SCOMPARENDO LA MISERIA E SI E' STABILITO UN NOTEVOLE BENESSERE. QUESTO PROGRESSO DISCENDE DIRETTAMENTE DALLE RICERCHE SCIENTIFICHE, PERCHE' HA POTUTO ESSERE OTTENUTO PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LA INTRODUZIONE- FRA LE COLTURE DI GRANO E DI GRANOTURCO- DI COLTIVAZIONI DI LEGUMINOSE DA FORAGGIO, LE QUALI SONO ENORMEMENTE MIGLIORANTI DELLE SORTI DELLE COLTURE SUCCESSIVE. CIO' HA DUNQUE GIOVATO ENORMEMENTE ALL' AGRICOLTURA DEL NORD E DEL CENTRO D' ITALIA. MA SE DOMANDATE AGLI AGRONOMI NOSTRI SE ESSI CONOSCONO UNA RICETTA PER UN PROGRESSO AGRICOLO DEL SUD ITALIA, CHE SIA PARAGONABILE A QUELLO CONQUISTATO NEL NORD, ESSI SI STRINGONO NELLE SPALLE E VI DICHIARANO CHE NON VI SONO RICETTE GENERALI PER LA RESURREZIONE AGRICOLA DEL SUD ITALIA. VOI SAPETE CHE ESISTE UNA ENORME REGIONE- PARECCHIE PROVINCIE DEL SUD- CHE SI SFIBRA DIETRO UNA MISERIA ESCLUSIVA COLTURA GRANARIA. E' UN MALE NECESSARIO, FU DETTO, GIACCHE' SI GIUDICA CHE LE COLTURE CEREALI, CHE SONO COLTURE DELLA MISERIA PER QUESTE ZONE, PERCHE' A REDDITO BASSO O ALEATORIO, RAPPRESENTINO L' UNICA UTILIZZAZIONE POSSIBILE DI QUEL TERRITORIO AGRICOLO. DI TUTTO QUESTO DISAGIO LA CAUSA PRINCIPALE E' DA RICERCARE, COME SI E' GIA' PREMESSO, NELLA ALEATORIETA' DEL CLIMA, LA CUI SEVERITA' AUMENTA CON IL DIMINUIRE DELLA LATITUDINE. A QUESTO PROPOSITO PERMETTETE UNA BREVE DISGRESSIONE. IO HO UN NIPOTINO. ( INTERRUZIONE PRESIDENTE TERRACINI. ONOREVOLE RIVERA, NOI ASCOLTIAMO TUTTI VOLENTIERI LE SUE DIGRESSIONI, MA SONO GIA' DIECI MINUTI CHE LEI PARLA, ED HA TRATTATO SOLTANTO IL PRIMO COMMA DEL SUO EMENDAMENTO, MENTRE NE HA PRESENTATI TRE. COMUNQUE CI RACCONTI PURE DEL SUO NIPOTINO) . GRAZIE. DUNQUE DICEVO, CHE QUESTO RAGAZZINO, QUANDO ENTRA IN UNA CASA NUOVA CHE NON CONOSCE E NELLA QUALE DOVRA' DIMORARE, DOMANDA PER PRIMA COSA: CHI COMANDA IN QUESTA CASA? E' UNA PREOCCUPAZIONE PIU' CHE GIUSTIFICATA E CHE DOVREMMO AVERE UN PO' TUTTI QUANDO CI APPRESTIAMO A PROPORRE UN NUOVO METODO DI LAVORO IN UN AMBIENTE INUSITATO. QUANDO VOI DEL SETTENTRIONE ANDATE NEL SUD PER RENDERVI CONTO DEL PROBLEMA AGRICOLO, VI DOMANDATE CHI COMANDA IN QUELL' AMBIENTE? NEL NORD, O AMICI SETTENTRIONALI, LE INCOSTANZE ED I CAPRICCI DEL CLIMA SONO INDUBBIAMENTE PIU' ATTENUATI: INFATTI, AD ESEMPIO, DA VOI PIOVE ABBASTANZA REGOLARMENTE NEL PERIODO PRIMAVERILE-ESTIVO, E, SE SI VA POI NELL' EUROPA SETTENTRIONALE, IN PERIODI DELL' ANNO DI ATTIVA VEGETAZIONE, PIOVE QUASI TUTTI I GIORNI E LA TEMPERATURA NON HA VARIAZIONI TROPPO BRUSCHE, SICCHE' I FATTORI CLIMATICI NON DETERMINANO, A QUELLE LATITUDINI, QUASI MAI SITUAZIONI PREOCCUPANTI. SE INVECE COLTIVATE GRANO O ALTRE COLTURE ERBACEE NELLE ZONE ARIDE E CALDE D' ITALIA, VI ACCORGERETE CHE QUESTA MESSE, FINO AD UN CERTO MOMENTO LUSSUREGGIANTE, E' BERSAGLIATA DAL CLIMA, CHE DIVENTA IMPROVVISAMENTE SEVERO, AL PUNTO CHE DALLE STATISTICHE SI RILEVA CHE NEL FOGGIANO SI E' RACCOLTO IN QUALCHE ANNO PER 18 E PIU' QUINTALI L' ETTARO, MENTRE IN CERTI ANNI SI E' SCESI AD UN REDDITO DI POCO PIU' DI 4 QUINTALI DA QUESTE DISAVVENTURE AGRICOLE E' MANTENUTO IN PIEDI IL LATIFONDO ARIDO. LA QUESTIONE DEL LATIFONDO E' PREDILETTA DA QUASI TUTTI I PARTITI ED ABOLIRE IL LATIFONDO E' UN PROGRAMMA AMATO UN PO' DA TUTTI QUI DENTRO E FUORI. CERTAMENTE QUESTA FAME DI TERRA, QUESTA GIOIA DI POSSEDERE, DEVE ESSERE DA NOI RICONOSCIUTA NEL PIU' AMPIO MODO VERSO CHI LAVORA I TERRENI. NESSUN PARTITO, MI PARE, CI SIA CHE NON SOFFRA DI QUESTA PASSIONE E NON VOGLIA DARE RICONOSCIMENTO A QUESTO DESIDERIO COSI' UMANO E GIUSTIFICATO. MA IO VI DICO, ONOREVOLI COLLEGHI: VI SEMBRA UN BEL SERVIZIO CHE FAREMMO AGLI AGRICOLTORI POVERI, QUANDO LI AMMETTESSIMO NEL LATIFONDO ARIDO DEL SUD, ESPONENDOLI AL RISCHIO DI UN RACCOLTO DI POCHI QUINTALI L' ETTARO, TANTO PEGGIO SE ESSI SI IMBATTANO IN DUE ANNATE CONSECUTIVE AVVERSE? IO MI LIMITO AD ACCENNARE AL LATIFONDO ARIDO E CALDO, ESSENDO PACIFICA LA SOLUZIONE DA DARE AL LATIFONDO FRESCO E TANTO PIU' A QUELLO IRRIGUO, BISOGNOSO DI BRACCIA, CHE VA RIPARTITO, SPECIALMENTE SE MAL CONDOTTO, COME IN QUALCHE CASO EVIDENTE: SEMPRE CHE SI SALVI L' EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI E DELLA RIORGANIZZAZIONE. VI PARE UN SERVIZIO RESO AL PROGRESSO AGRICOLO ED UN GESTO GENEROSO VERSO I COLTIVATORI DIRETTI, PRIVI IN GENERALE DI CAPITALI, DI SCORTE E DI RISERVE, IMMETTERLI IN QUESTA ZONA DI FAME E DI RISCHIO? ABOLIRE IL LATIFONDO E' DUNQUE UN ENUNCIATO BELLISSIMO, MA COME TUTTI GLI ENUNCIATI E GLI ASSIOMI POLITICI, RISCHIA DI RIMANERE TALE, SE NON SI RISOLVONO I LATI INIBITIVI, CHE PER SECOLI HANNO IMPEDITO NEL SUD QUELLA RIPARTIZIONE TERRIERA CHE SI AUSPICA. SICCHE' , ABOLIRE IL LATIFONDO NOI POSSIAMO BEN METTERLO COME PROGRAMMA E DECISIONE DI QUESTA COSTITUENTE, MA ESSO RIMARRA' , O AMICI, ALL' ENUNCIATO, COSI' COME DA 35 ANNI E PIU' ESSO E' PROGRAMMA E PROGRAMMA DI PARECCHI PARTITI. IL MIO PARTITO- ED IO VI COMBATTO DA 27 ANNI- PER PRIMO POSE, TRA I PROBLEMI POLITICI ITALIANI, L' ABOLIZIONE DEL LATIFONDO, PIU' DI 30 ANNI FA, E SINO AD OGGI NON SI TROVA LA STRADA DI UNA REALIZZAZIONE. NOI SIAMO ANCORA AL PUNTO IN CUI IN QUALCHE OPERA LIRICA IL CORO RIPETE PARTIAM PARTIAM , MA RIMANE SEMPRE FERMO SULLA SCENA. IO VI DICO OGGI: GUARDATEVI, ONOREVOLI COLLEGHI, DAL FARE UNA PROMESSA SIFFATTA, CHE NON SARETE IN GRADO DI MANTENERE; CHE' SE UN GIORNO VOLESSIMO IMMETTERE NELLE AZIENDE ARIDE E CALDE DEL SUD I NOSTRI MIRABILI COLTIVATORI DI TERRA, PERCHE' CREINO DA SE' E PER SE' QUELLA RICCHEZZA DI CUI BENEFICIEREMMO TUTTI E LI AVVIASSIMO, NELLE AZIENDE PER LORO PREPARATE, COL SACCO PIENO, CE LI VEDREMMO RITORNARE DOPO QUALCHE ANNO SCORAGGIATI, ESTENUATI E COL SACCO VUOTO. QUESTA E' LA SORTE RISERVATA AI COLTIVATORI PICCOLI E PICCOLISSIMI DI COLTIVAZIONI ERBACEE COMUNI NELLE ZONE ARIDE E CALDE DEL SUD ( INTERRUZIONE DI VITTORIO. SI TRATTA DI USARE I FERTILIZZANTI ) . SE PER FERTILIZZANTI INTENDETE FORNITURE DI CONCIMI, NON FARETE ALTRO CHE ESASPERARE GLI EFFETTI DELLA SICCITA' , ED OTTERRETE, IN ANNATE SICCITOSE, MENO DI QUELLO CHE OTTENEVATE QUANDO NON ERA DATO IL CONCIME. MA SU QUESTO PUNTO VOGLIO SCIVOLARE, PERCHE' UNA DISCUSSIONE SU DI ESSO ASSORBIREBBE UN TEMPO CHE NON ABBIAMO: BENE SARA' SE VORREMO DEDICARCI IN SEGUITO AD UNA DISCUSSIONE PARTICOLARE SU QUESTO TEMA. PER OGGI DATEMI CREDITO: MI VALGO DI 18 ANNI DI PERMANENZA COME PROFESSORE DI RUOLO IN UNA FACOLTA' DI AGRARIA D' ITALIA, DOVE HO INSEGNATO CON FEDELTA' E VORREI DIRE ANCHE CON ONORE ( COMMENTI) , PER POTERVI DICHIARARE CHE LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA AGRARIO DEL SUD NON E' CONOSCIUTA NEI SUOI PIU' GELOSI TERMINI, CHE DEVONO ESSERE OFFERTI DALLO STATO A QUEGLI AGRICOLTORI. E SALTO IMMEDIATAMENTE ALLA CHIUSA DEL MIO EMENDAMENTO, PERCHE' IL TEMPO STRINGE. IN QUESTA ASSEMBLEA E' STATO FATTO RIMPROVERO DA PARTE DI ALCUNI DEPUTATI DEL SUD ITALIA, A TUTTI I GOVERNI, CHE IN ITALIA SI SONO SUCCEDUTI IN QUESTO SETTANTENNIO, PERCHE' SI SONO MOSTRATI RESTII O LENTI A TRACCIARE STRADE, A COSTRUIRE FERROVIE, O AD INCORAGGIARE INDUSTRIE. MA IO VI DICO CHE LA PIU' GRANDE COLPA, CHE QUI NON HO SENTITO MENTOVARE, E' STATA QUELLA VERAMENTE GRAVE ED IMPERDONABILE, COMMESSA DAI GOVERNI PASSATI, DI NON AVER PROVVEDUTO A STUDIARE E RISOLVERE IL PROBLEMA AGRARIO MERIDIONALE ITALIANO, DI NON AVER CIOE' TENTATO DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MISERIA DELL' AGRICOLTURA E DELLA MISERIA DEGLI AGRICOLTORI DELLE ZONE CALDE ED ARIDE D' ITALIA. ECCO PERCHE' ALLA FINE DEL MIO EMENDAMENTO HO DOMANDATO CHE SIA FATTO OBBLIGO FORMALE ALLO STATO DI PROVVEDERE ALLO STUDIO DELLE VIE DEL PROGRESSO DELL' AGRICOLTURA ITALIANA. NOI ABBIAMO OGGI RAGIONI GRAVI PER TENTARE DI USCIRE DA QUESTA SPECIE DI GABBIA ECONOMICA, CHE CI TIENE IN UNO STATO DI INFERIORITA' NEI RIGUARDI DI ALTRE PARTI DEL MONDO, ED ANCHE NEI RIGUARDI DI ALTRE PARTE D' ITALIA E PER INVOCARE CHE FINALMENTE QUESTO PROBLEMA SIA RESO NOTO DA RICERCHE E STUDI. ALCUNI DATI DI QUESTO PROBLEMA SAREBBERO IN VERITA' RISOLUTI, MA NON SONO RISOLUTI IN FUNZIONE DELL' ESTERO, IN FUNZIONE DELL' ESPORTAZIONE. SE INFATTI IO DICO ALL' AGRICOLTORE DEL SUD ITALIA: TU PIANTA LA VIGNA, TU PIANTA L' OLIVO, TU METTI IL MANDORLO, NEL TUO TERRENO, IO AVREI RISOLUTO, DAL PUNTO DI VISTA AGRONOMICO, QUESTO PROBLEMA IN MOLTE ZONE DEL SUD; MA VOI SAPETE BENE QUALE GRAVE CRISI EBBE A COLPIRE CIRCA 50 ANNI ADDIETRO LA PRODUZIONE DELL' UVA E DEL VINO ITALIANI E COME LA QUESTIONE DEL PREZZO DELL' OLIO SI PRESENTI PREOCCUPANTE IN PERIODI NORMALI. NOI VENIAMO DA UN CONVEGNO DI VITICOLTORI, AL QUALE SONO STATI INVITATI I DIPLOMATICI DI TUTTE LE PARTI DEL MONDO QUI ACCREDITATI, PERCHE' CONSTATASSERO LE SQUISITE QUALITA' DI VINI CHE L' ITALIA E' CAPACE DI PRODURRE E SIAMO OGGI ENTUSIASTI ASSERTORI DELLA LORO BONTA' . ( INTERRUZIONE DELL' ONOREVOLE MICHELI) . SIAMO TUTTI DISPIACIUTI DELLA SUA ASSENZA, ONOREVOLE MICHELI, DA QUEL CONVEGNO DI INTENDITORI O DI AMATORI DEL BUON VINO. ( INTERRUZIONE PRESIDENTE TERRACINI. ONOREVOLE RIVERA, LA PREGO DI CONCLUDERE) . CONCLUDERO' SENZ' ALTRO. SE A QUESTI VITICOLTORI DEL SUD D' ITALIA SI DESSE L' ASSICURAZIONE CHE TUTTO IL LORO VINO, CHE E' VERAMENTE SQUISITO, POTESSE ESSERE COLLOCATO ALL' ESTERO; SE CIOE' , RITORNANDO AL CONCETTO DAL QUALE HO INCOMINCIATO, AL POSTO DEL GRANO, DELLA CARNE, DI CUI ABBIAMO BISOGNO ASSOLUTO, VENISSERO PRESI I NOSTRI VINI, LA NOSTRA FRUTTA, I NOSTRI ORTAGGI, NOI NON SAREMMO FORSE QUI, ONOREVOLI COLLEGHI, AD ANGUSTIARCI COL PROBLEMA DELLA RISOLUZIONE DEL BILANCIO STATALE, DEL BILANCIO DELLE PROVINCIE, DEL BILANCIO DEI COMUNI, E, CERTO, ANCHE DEL BILANCIO DELL' AGRICOLTORE, E NOI POTREMMO, FINALMENTE, IN QUESTA SOLIDARIETA' EUROPEA, DIRE DI AVER SISTEMATO L' AGRICOLTURA DELLA NOSTRA PENISOLA, DI AVER MESSO L' ITALIA A POSTO ANCHE ECONOMICAMENTE. IO ARRIVO, ONOREVOLI COLLEGHI, A CONCLUSIONI LE QUALI TRASCENDONO COMPLETAMENTE DA QUELLO CHE E' IL PROBLEMA DELL' ARTICOLO 41 PR; MA POSSO ASSICURARVI CHE QUESTE MIE PAROLE NON SONO UN' ESAGERAZIONE. NOI DOBBIAMO CERCARE DI DARE ALL' AGRICOLTURA DEL SUD ITALIA, INDIPENDENTEMENTE DA QUELLE CHE SONO LE NOSTRE PASSIONI POLITICHE, QUELLA SISTEMAZIONE LA QUALE FACCIA RAGGIUNGERE A QUELL' AGRICOLTURA DELL' ITALIA DEL SUD IL LIVELLO DI QUELLA DELL' ITALIA CONTINENTALE O DELLA PIANA DEL PO, ONDE ANCHE SOPPERIRE A TUTTI I PESI NORMALI E STRAORDINARI, A QUELLI CIOE' CHE AVEVAMO PRIMA ED A QUELLI, TANTO PIU' ONEROSI, CHE LA GUERRA DISASTROSA CI HA IMPOSTO DI PAGARE ALL' ESTERNO E ALL' INTERNO E SODDISFARE FINALMENTE QUESTA FAME, PER LA QUALE HO SENTITO LAMENTI ACUTISSIMI ANCHE IN QUEST' AULA E' QUESTO IL PROBLEMA AL QUALE VORREI CHE L' ASSEMBLEA DEDICASSE QUALCHE ORA, IN UNA DISCUSSIONE CHE FOSSE MAGARI UN CONTRADDITTORIO, SICCHE' POTESSIMO FINALMENTE CONCLUDERE NELLA VALUTAZIONE DI QUELLI CHE SONO I PROVVEDIMENTI DA PRENDERE. MA SE NON PORREMO, FIN DA OGGI, IL PROBLEMA SUL SUO VERO BINARIO, FAREMO OPERA DANNOSA ALLA NOSTRA AGRICOLTURA ED AL NOSTRO PAESE. ( APPLAUSI) .



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