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Documento


100125
IDG750400076
75.04.00076 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
brunori ernesto
referendum e divorzio
Iustitia, an. 24 (1971), fasc. 1, pag. 46-75
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f4244; d30126
secondo l' a., i divorzisti errano credendo di essere riusciti ad introdurre nell' ordinamento italiano l' istituto del divorzio. l' a. afferma, infatti, che questa legge non sara' riconosciuta come costituzionale dalla corte costituzionale. l' introduzione del divorzio incoraggia e di fatto favorisce, secondo l' a., le divisioni, le separazioni, la distruzione dell' unita' familiare. in cio' l' a. ravvisa, piu' che il decadimento, la fine dello stato come ente etico ed educatore e la fine della societa' e della moralita'. l' a. afferma che, respingere il divorzio, non significa eludere certe dolorose situazioni e non avvertire le inadeguatezze delle strutture giuridiche che regolano la famiglia.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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