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| IDG750600256 | |
| 75.06.00256 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| tamburrino giuseppe
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| la repressione della condotta antisindacale (art. 28 l. 20 maggio
1970, n. 300)
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| rassegna di giurisprudenza
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| Mass. giur. lav., s. 7, an. 47 (1974), fasc. 1, pag. 133-142
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d762; d451
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| pratico
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| formale
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| l' a. osserva che la giurisprudenza ammette largamente l'
applicabilita' dell' art. 28 alle ipotesi in cui il licenziamento di
uno o piu' lavoratori sia dettato da motivi antisindacali. riguardo
alla duplice tutela che l' art. 18 dello statuto dei lavoratori
prevede per il lavoratore illegittimamente licenziato, l' a. ritiene
che bene ha fatto la suprema corte a sostenere che un medesimo
comportamento del datore di lavoro puo' offendere insieme e un
interesse individuale e un interesse collettivo. quindi, le due
diverse azioni, previste a tutela dei due distinti diritti lesi, non
possono che coesistere. riguardo ai trattamenti economici collettivi
discriminatori, l' a. rileva come la giurisprudenza, mentre in un
primo momento ha mostrato una tendenza piu' larga, si sia
successivamente schierata per la tesi restrittiva che nega a queste
ipotesi la tutela dell' art. 28 dello statuto dei lavoratori. l' a.
in proposito sostiene che non puo' darsi una risposta generalmente
valida, ma bisogna vedere caso per caso se il trattamento collettivo
in esame abbia realmente finalita' antisindacali. lo stesso concetto
l' a. esprime riguardo al problema rappresentato dai sindacati di
comodo. l' a., infine, ricorda che una recente sentenza della corte
costituzionale ha giustamente dichiarato costituzionalmente
legittime, sotto il profilo degli artt. 3 e 39 della costituzione, le
norme dell' art. 19 dello statuto dei lavoratori.
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| art. 28 l. 20 maggio 1970, n. 300
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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