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| IDG781302571 | |
| 78.13.02571 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| osti gian lupo
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| l' emergenza non deve costituire un pretesto per accreditare una
concezione autoritaria dello stato. dalla democrazia liberale alla
democrazia socialista
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| Avanti, an. 82 (1978), fasc. 230 (27 settembre), pag. 10
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| f41; f420
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| (Sommario: se e' vero che la democrazia liberale ha rappresentato e
rappresenta una irrinunciabile conquista, e' vero che essa e'
irrimediabilmente destinata a degenerare a mera formalita' se non
viene completata e allargata con la democratizzazione delle
istituzioni economiche, culturali e in genere sociali)
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| (Titoletti: al di sopra di ogni critica. capitalismo accentratore.
obiettivi raggiungibili. gli errori del centro-sinistra. i socialisti
austriaci. ampio sforzo di rinnovamento)
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| l' a.richiama l' attenzione sul nesso che esiste tra democrazia
socialista e democrazia liberale; riafferma che la seconda
costituisce una grande conquista che pero' va completata
democratizzando le istituzione economiche culturali e in genere
sociali. dopo aver svolto brevi considerazioni sui rapporti fra
politica, tecnocrazia ed economia nei paesi dell' est europeo, l' a.
ribadisce la validita' del dibattito - sollecitato dai socialisti
italiani - sulla posizione del pci dal punto di vista ideologico e
dal punto di vista politico. l' a. affronta poi il tema della
coessenzialita' del pluralismo economico e del pluralismo politico e
si sofferma sul significato da dare alla locuzione 'terza via': in
particolare, se si tratta di una terza via tra capitalismo e
socialismo, e' opportuno - secondo l' a. - distinguere le diverse
fisionomie degli attuali modi capitalistici e impegnare il movimento
operaio verso obbiettivi di trasformazione limitati ma raggiungibili
piuttosto che verso mete utopiche.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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