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| IDG761206382 | |
| 76.12.06382 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| stolfi giuseppe
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| a proposito di una vicenda singolare
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| nota a cass. sez. un. civ. 9 novembre 1974, n. 3479
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| Giur. it., an. 128 (1976), fasc. 4, pt. 1, pag. 695-700
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d306003; d3053; d1520; d153; d14040; d14044
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| l' a. dissente dalla sentenza in esame che non ha ritenuto esistente
alcun diritto soggettivo a favore del privato che avesse prenotato
alquante serie di monete a conio legale presso la zecca, che ne aveva
fatto offerta al pubblico. ritiene, infatti, che, avendo la zecca
ricevuto somme di denaro dai collezionisti all' atto della
prenotazione, in nessun modo l' interprete avrebbe potuto sostenere
che l' offerente era svincolata dall' osservanza delle norme del
codice civile relative ai rapporti patrimoniali tra persone fisiche e
persone giuridiche. l' a. ritiene che le sue deduzioni siano,
altresi', confortate dalla legge n. 309 del 1968 e dai due decreti
successivi: in particolare il decreto del 1970 poneva la zecca in
grado di adempiere le proprie obbligazioni, se soltanto essa avesse
provveduto a coniare sollecitamente le serie previste nel decreto
stesso.
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| l. 20 marzo 1865, n. 2248 art. 1321 c.c.
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