| l' a. ricorda l' impegno del partito comunista italiano nel
contributo a definire la messa a punto di proposte legislative intese
a far fronte alla crisi della stampa e della comunicazione
radiotelevisiva, e ritiene necessario che l' iniziativa del partito e
dei gruppi parlamentari comunisti si valga, con la massima urgenza,
di un ampio spettro di consultazioni sulle bozze di proposta di
legge. l' a. sostiene che la riforma radiotelevisiva riguarda il modo
come la rai e' gestita e riorganizzata, ma dipende soprattutto da
come si attua il decentramento. infatti, per il potenziamento del
servizio pubblico, in un giusto rapporto con l' intero sistema di
emittenza pluralistica voluto dalla sentenza della corte
costituzionale, occorre che siano chiariti i rapporti tra parlamento
e regioni per una gestione concordata e partecipata del "diritto di
proposte" e "di accesso". cio' e' possibile, a giudizio dell' a., se
le varie strutture sono messe in condizione di operare, evitando
conflitti di competenze e favorendo il massimo livello di
informazione reciproca.
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