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10615
IDG781310288
78.13.10288 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
neppi modona guido
considerazioni di un magistrato sull' accordo di programma. ordine pubblico: perche' muta il ruolo della sinistra
Rinascita, an. 34 (1977), fasc. 28 (15 luglio), pag. 8-9
d542
(Sommario: le critiche "da sinistra" all' accordo nascono da una visione tutta difensiva del problema. il movimento operaio non e' piu' destinatario ma protagonista attivo della organizzazione dello stato. e' necessario dare nuovo impulso alle battaglie per la riforma dell' ordinamento giudiziario e per il sindacato di polizia)
l' a. osserva che il dato piu' significativo e piu' nuovo dell' accordo programmato tra i partiti e' che forse per la prima volta nella storia dell' italia unita le sinistre hanno proposto ed imposto soluzioni e contenuti su una tematica, quella cioe' dell' ordine pubblico, sinora riservata in maniera esclusiva e monopolistica agli organi di governo e alle forze politiche espresse dai ceti dominanti. il movimento operaio e' infatti rimasto sempre estraneo a queste problematiche e, nella storia dell' ordinamento penale italiano, misure a tutela dell' ordine pubblico e legislazione antioperaia hanno sempre proceduto di pari passo. dalle leggi eccezionali crispine del 1894 alla codificazione fascista e alle leggi o proposte di legge eccezionali del periodo scelbiano. il movimento operaio, rileva l' a., da destinatario passivo della politica dell' ordine pubblico, sta diventando oggi protagonista attivo anche in questo settore dell' organizzazione dello stato. dopo queste constatazioni, l' a. ritiene necessario che le sinistre si impegnino per un piu' ampio programma riformatore, i cui punti fondamentali sono rappresentati dall' emanazione del nuovo codice di procedura penale, dalla riforma dell' ordinamento giudiziario e dalla costituzione del sindacato di polizia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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