| l' a. mette in evidenza lo stato di malessere degli avvocati dello
stato, determinato dalla vacanza della carica di avvocato generale e
dalla arretratezza dell' ordinamento dell' istituto che si regge
ancora su un testo unico del 1933, assolutamente inadeguato alla
mutata struttura degli apparati dello stato e ai contenuti del nuovo
diritto amministrativo. l' a. aggiunge che l' esigenza di una
profonda revisione della struttura dell' avvocatura dello stato e'
sollecitata, in particolare, dai decreti di attuazione della legge n.
382 che attribuiscono alle regioni a statuto ordinario la facolta' di
avvalersi di questo organismo per la consulenza e la difesa in
giudizio. e' quindi necessaria una profonda riforma dell' istituto
per adeguarlo al sistema costituzionale. attualmente e' all' esame
della commissione affari costituzionali del senato un progetto di
riforma dell' avvocatura, gia' approvato dal senato stesso. si tratta
di un progetto, a giudizio dell' a., che contiene elementi utili per
avviare la soluzione del problema, ma che non e' del tutto
soddisfacente. l' a. conclude sottolineando che la riforma non e'
agevole anche perche' va raccordata alle riforma della pubblica
amministrazione, del sistema di giustizia amministrativa, della
professione forense libera e di quella esercitata presso gli enti
pubblici.
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