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10644
IDG781310318
78.13.10318 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
conte luigi
contratti agrari: una lunga storia di mancate riforme
Rinascita, an. 34 (1977), fasc. 40 (14 ottobre), pag. 14-15
d914
(Sommario: dal dopoguerra ad oggi mezzadria, colonia, soccida e loro derivazioni sono state modificate solo parzialmente, mentre era sempre piu' evidente che queste forme di conduzione ormai impedivano lo sviluppo delle forze produttive. perche' ancora oggi dc e confagricoltura frappongono resistenze alla riforma che attualmente e' in discussione davanti al parlamento)
l' a. si sofferma sulla storia della riforma dei contratti agrari e sugli obiettivi che con essa dovrebbero essere raggiunti. l' a. precisa che i contratti agrari sono quei contratti che, traendo origine dal colonato del tardo impero romano, sono stati a noi tramandati dal medio evo e dai primi secoli dell' eta' moderna, attraverso lenti cambiamenti che, adeguandoli per alcuni aspetti al mutare dei tempi, ne lasciavano immutata la sostanza. il loro fine essenziale era stimolare l' interesse del lavoratore alla produzione ed al maggior rendimento del fondo, la remunerazione del lavoro erogato essendo costituita da una quota fissa percentuale del prodotto del fondo concesso. le grandi categorie di tali contratti sono: la mezzadria classica, la colonia parziaria e la soccida (articoli 2141; 2164; 2170; 2181; 2182; 2186; del codice civile). da questi contratti ne sono originati numerosi altri, i cosiddetti contratti atipici o anomali, che rappresentano un intreccio delle tre forme basilari fra loro e con il contratto d' affitto o con l' enfiteusi. l' a. ricorda successivamente che dal dopoguerra ad oggi, mezzadria, colonia, soccida e loro derivazioni sono state modificate solo parzialmente. fra i primi provvedimenti adottati, l' a. ricorda il decreto luogotenenziale, del 5 aprile 1945, di proroga di tutti i contratti agrari; i patti apulo-lucani, per la mezzadria impropria, ed il lodo de gasperi, per la mezzadria classica, ambedue del 1946; la legge di riforma dei patti agrari, del 1964; la legge del 1971 sui fitti di fondi rustici. a giudizio dell' a., la legge di riforma dei contratti agrari, attualmente in discussione al parlamento, dovrebbe favorire un' agricoltura moderna e produttiva, dal momento che numerosi mezzadri e coloni hanno lasciato le terre loro concesse, le quali sono finite cosi' fra le terre abbandonate ed incolte.
art. 2141 c.c. art. 2164 c.c. art. 2170 c.c. art. 2181 c.c. art. 2182 c.c. art. 2186 c.c.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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