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10653
IDG781310327
78.13.10327 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
bertani eletta
come attuare la nuova legge approvata dal parlamento. parita': un' arma contro le discriminazioni
Rinascita, an. 34 (1977), fasc. 48 (9 dicembre), pag. 16-17
d7774
(Sommario: nel dibattito sul provvedimento ci sono stati degli assenti anche fra i sindacati ma non si puo' dire che non abbia suscitato l' impegno di organizzazioni femminili, sociali e politiche. qualsiasi modello di liberazione diviene astratto se non modifica nulla nel rapporto tra privato e sociale)
l' a. analizza il significato dell' approvazione da parte del parlamento della legge per la parita' tra i sessi nel lavoro. la scelta di questa legge, a giudizio dell' a., deriva, da un lato, dal processo di maturazione e di crescita soggettiva delle donne che ha fatto irrompere nella societa' un modo nuovo di rivendicare l' eguaglianza e la dignita' e, dall' altro, dall' aggravamento della crisi economica, che ha indotto processi fortemente regressivi nella condizione della donna, acutizzando tutti i fattori di disparita' e di disuguaglianza in cui si compone storicamente il ruolo della donna. la legge, rileva l' a., non e' nata nel chiuso delle aule del parlamento, senza un rapporto con le masse femminili, ma nasce, invece, da una situazione reale di discriminazione nel paese, che ha provocato un dibattito su cui si sono impegnate le organizzazioni femminili, sindacali, le forze politiche, i giuristi democratici, le lavoratrici. affrontando i criteri ed i valori che oggi presiedono all' assunzione ed alla collocazione della donna nella produzione, l' a. sottolinea che la legge non solo afferma il divieto di tutte le discriminazioni fondate sul sesso, nell' accesso al lavoro, nel salario, nello sviluppo della carriera, ma individua alcuni modi concreti in cui esse si manifestano e si formano e indica come poterle rimuovere. il secondo problema che la legge affronta e' il rapporto tra parita' e tutela delle lavoratrici.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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