| l' a. prende in esame l' attuale situazione delle carceri italiane e
in particolare quella del carcere di san vittore a milano. l' a.
sottolinea che il carcere milanese, per le sue strutture antiquate,
e' attualmente il carcere che conta il numero piu' elevato di
evasioni. il servizio di ronda, istituito dai carabinieri attorno
alle mura del carcere, non risolve il problema. mentre un tempo l'
evasione era determinata dalla destrezza e dalla iniziativa
individuale, oggi, sottolinea l' a., le evasioni sono contrllate e
decise all' interno del carcere dalla criminalita' che si e'
organizzata secondo le stesse gerarchie che controllano all' estero
le attivita' della malavita. questa stessa malavita commercia nel
carcere droga e armi. e' inoltre assolutamente impensabile qualsiasi
tentativo di inserimento o di recupero dei detenuti, dal momento che
il carcere, nonostante la riforma, e' rimasto un' istituzione
unicamente repressiva. l' a. prende quindi in considerazione le
minacce di scioperi e proteste, da parte di direttori e agenti di
custodia, per aumentare gli organismi, migliorare le strutture,
dimostrare che guardie e dirigenti vogliono passare dal ruolo di
carcerieri a quello di educatori nel senso piu' umano e civile del
termine.
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