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10695
IDG781310370
78.13.10370 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
badaracco elvira
l' aborto nei consultori: perche'
Crit. soc., an. 69 (1977), fasc. 16 (2 dicembre), pag. 14-17
d1882; d51800
l' a. prende spunto dall' approvazione della legge n. 405 del luglio 1975, per l' istituzione dei consultori familiari ed esamina i compiti e le funzioni di essi, anche in relazione al problema dell' aborto. l' a. rileva, in primo luogo, le gravi carenze della legge nazionale, che si possono riassumere in tre punti essenziali: il primo consiste nella possibilita' di finanziamento di consultori privati con denaro pubblico; il secondo sta nel titolo stesso della legge "istituzione di consultori familiari", che indica in tal modo la coppia e la famiglia come destinatari del servizio, perpetuando una concezione restrittivamente familistica dei consultori; il terzo consiste nel non aver previsto la gestione sociale del servizio. l' a. sostiene inoltre che le leggi regionali, pur nelle loro differenti formulazioni, che rispecchiano il clima politico prevalente in ciascuna di esse, hanno in genere portato dei miglioramenti alla legge nazionale. l' a. si sofferma sulle funzioni dei consultori e, per quanto riguarda il problema dell' aborto, rileva l' urgenza dell' approvazione di una legge nazionale che consenta di non considerare piu' l' aborto come un reato e dia possibilita' reali di eliminare gli aborti clandestini. alcune leggi regionali, afferma infine l' a., sono state formulate in modo da lasciare una possibilita' di aborto in consultorio, qualora la legge nazionale lo ammetta.
l. 29 luglio 1975, n. 405
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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