| l' a. biasima i recenti scioperi di "gruppo", che hanno causato gravi
disagi nei servizi pubblici, ed avanza due considerazioni, una di
ordine politico-sindacale, l' altra di politica del diritto; sotto il
primo aspetto, egli invita le confederazioni unitarie a creare una
sintesi e non una somma degli interessi particolari per acquistare
credibilita' e fiducia; riguardo al secondo punto, l' a. rileva come
invece di una nuova regolamentazione del diritto di sciopero,
difficile da realizzare, sia possibile usare dei mezzi di reazione
gia' presenti nel nostro ordinamento, oppure l' uso, in sostituzione
degli scioperanti, delle forze armate. certo questi mezzi
presuppongono delicate valutazioni di convenienza politica, per cui
l' a. richiama alla responsabilita' le confederazioni dei lavoratori,
invitandole all' uso di qualcosa di piu' che non le semplici parole
di dissenso.
| |