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| IDG760300161 | |
| 76.03.00161 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| lefebvre carolus
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| de iudicio appellationis: de natura actorum iudicis appellationis
secundum m. p. "causas matrimoniales"
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| (sul giudizio d' appello: sulla natura degli atti del giudice d'
appello secondo il motu proprio "causas matrimoniales")
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| Apollinaris, an. 67 (1974), fasc. 3-4, pag. 502-513
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d92304
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| l' a. precisa alcuni punti sul giudizio d' appello nelle cause
matrimoniali, secondo la nuova normazione, quando si parla di
tribunale superiore si deve intendere il tribunale ordinario di
seconda istanza, esclusa la competenza eccezionale della rota romana
prevista dal canone 1599, par. 1; il collegio del tribunale d'
appello puo' chiedere contro osservazioni dalle parti e dai loro
patroni se lo ritenga opportuno; non e' un obbligo, ma una facolta'.
premesso poi che i decreti emessi dal tribunale d' appello possono
essere 2, di accettazione della sentenza di primo grado o di rinvio
ad una procedura normale per il secondo grado, l' a. afferma che
entrambi debbono essere motivati, e che il primo piu' che ratifica e'
da qualificarsi come conferma, "atto con il quale si corrobora la
stabilita' di un atto giuridico", per cui l' eventuale impugnativa
cade su quello e non sul corroborato. infine l' a. mette in risalto
l' ufficio del presidente del tribunale di terzo grado sul
consigliare il difensore del vincolo a interpretare l' appello "pro
conscientia" o no e di tutto il tribunale sul giudizio preliminare se
ammettere un terzo grado di giudizio dopo 2 conformi.
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| Ist. dir. ecclesiastico e canonico - Univ. FI
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