| l' a. riconosce valida l' esigenza, avvertita dagli esponenti della
scuola di francoforte, di avvicinare il fenomeno delle comunicazioni
di massa secondo una visione "totalizzante". per comprendere gli
effetti sociali, derivanti dalle comunicazioni di massa, sara' allora
indispensabile cogliere la tipologia di valori e di modelli ai quali
esse si ispirano. una loro costante caratteristica ideologica e',
secondo l' a., la tendenza a svuotare la realta' da ogni contenuto
politico. a questa eliminazione della dimensione pubblica sottende,
secondo l' a., una precisa finalita': nella misura in cui i rapporti
di potere non sono chiamati in causa nella realta' che si vuole
presentare, si ottiene di trasformare il fatto politico in un fatto
di natura, trascendente del tutto l' uomo della strada, il quale
viene posto cosi' nella impossibilita' di alterare il ritenuto corso
naturale delle cose. trasformato cosi' il contenuto politico in un
fatto di "natura", quindi intangibile, la cultura di massa puo'
consacrarsi al compito squisitamente politico dell' esaltazione della
ideologia dominante. l' a. a conclusione osserva che per quanto
concerne il problema metodologico degli strumenti di indagine, pur
non potendosi negare aprioristicamente la validita' della pura
ricerca empirica, l' operare una riduzione semplicistica, isolando
solo alcune componenti dei fenomeni oggetto di studio, porta a vere e
proprie mistificazioni.
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