| l' a. rileva come la lettura e l' analisi dei testi politici
classici, pur non essendo assolutamente un fatto recente, ha assunto
carattere sistematico e continuo soltanto verso la fine del xviii
secolo con le grandi opere di montesquieu gibbon, niebuhr, doeckm.
quest' ultimo puo' considerarsi il vero fondatore della "scienza
dello stato" greca. oggi, tuttavia, questo interesse per la scienza
politica greca, si e' particolarmente acuito per la proponderanza che
ha assunto nella organizzazione contemporanea "lo stato". da cio' e'
derivata una produzione di studi politici di notevole ampiezza, con
una modernita' di metodi e di prospettive di indagini e con un tipo
di ricerca che tende ad integrare la necessaria specializzazione di
tipo scientifico con un' apertura interdisciplinare. tale
interdisciplinarieta', pur non essendo esente da rischi, ha il
vantaggio di portare ad un approfondimento sia dell' uomo greco
latino, sia delle altre forme coeve di civilta' che ormai non e' piu'
possibile escludere dalla storia antica. si tratta, mediante una
ricerca storica piu' realistica, di delineare un quadro complessivo
della vita degli altri popoli dell' antichita'. solo aprendo ed
allargando la ricerca storica dell' antico alle scienze sociali
economiche e politiche, si potra' impostare in modo sistematico una
storia del pensiero politico classico che abbia il requisito della
scientificita'. l' a. esamina alla fine, in modo dettagliato, una
serie di opere specifiche sulla terminologia politica, sia greca che
romana.
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