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Documento


107565
IDG760400504
76.04.00504 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
gemellaro giuseppe
il pluralismo sociale e le sue implicazioni
Salesianum, an. 37 (1975), fasc. 3, pag. 601-611
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
f405
i rapporti fra persone e comunita', fra comunita' civile e stato, hanno costituito da sempre un problema fondamentale nella storia della civilta'. con questo studio l' a. difende il rifiuto di ogni monismo di qualsiasi genere (sia esso sacrale, statuale, partitico, sindacale) e propone un pluralismo sociale ed istituzionale, centrato e pilotato dalla persona, attraverso una molteplicita' di forme sociali diverse e caratterizzate da una specificita' di fini. da un lato bisogna superare ogni individualismo chiuso e dall' altro ogni monismo panstatuale, pampartitico ecc., per tendere ad un comunitarismo personale e pluralista e quindi compartecipato e solidale. l' a. distingue tre tipi di societa': quelle necessarie, che emergono sempre storicamente, anche se in forme diverse: lo stato, la comunita' familiare, la comunita' religiosa in senso lato; quelle necessarie ma emergenti storicamente solo in aree socio-culturali progredite, ad esempio le comunita' educative, le comunita' professionali; infine quelle assolutamente libere e spontanee. l' a. ritiene che per tutte queste forme di societa' si debbano garantire le piu' ampie possibilita' di esistenza e di organizzazione.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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