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107590
IDG761203533
76.12.03533 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
mura erminio
il reato permanente ed i suoi effetti
Rass. arma carab., an. 20 (1972), fasc. 5, pag. 791-803
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d501
l' a. osserva preliminarmente che il codice penale nella parte generale non da una definizione di reato permanente, per cui la costruzione del reato permanente e' puramente dogmatica. in linea di massima la dottrina e' d' accordo nel definire reato istantaneo quello in cui l' evento si realizza in un determinato istante e reato permanente quello in cui la violazione del bene giuridico si produce in un certo tempo che si protrae dopo il momento iniziale. caratteristica dei reati permanenti e' comunque la continuita' della condotta che nei reati omissivi e' omogenea ed uniforme dall' inizio alla fine e nei reati commissivi si distingue in commissiva nella fase iniziale e omissiva nella fase successiva. l' a. rileva quindi che la dottrina ha enucleato nella categoria dei reati istantanei quelli con effetti permanenti ed ha limitato la possibilita' del tentativo nei reati permanenti ai soli reati permanenti commissivi.
art. 347 c.p. art. 498 c.p. art. 556 c.p. art. 570 c.p.
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