| 107933 | |
| IDG761200480 | |
| 76.12.00480 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| cesareo placido
| |
| stato e regioni nell' attuazione della riforma sanitaria
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Rass. amm. san., an. 13 (1974), fasc. 4-6, pag. 187-202
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| d188; d1882
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| pur essendo 3 i livelli operativi essenziali delle strutture
sanitarie, quello statale, quello regionale e quello locale, sono 2
gli enti che hanno il potere di adottare una normativa al fine di
organizzare servizi sanitari, tra i quali deve essere ripartita la
sfera di azione primaria: lo stato e la regione. volendo distinguere
la competenza dello stato da quella della regione, l' a. osserva che
la costituzione attribuisce a quest' ultima competenza in materia
sanitaria ed ospedaliera; per quanto concerne la potesta'
legislativa, circa la riforma sanitaria e la introduzione del
servizio sanitario nazionale, dovra' essere il legislatore nazionale
a disciplinare compiutamente il nuovo sistema sia a livello nazionale
sia a livello regionale e locale; le funzioni amministrative, invece,
restano alle regioni. infine, il comune, precisa l' a., non potra'
essere privato delle funzioni sanitarie che gli sono sempre state
riconosciute e che contribuiscono a qualificarlo.
| |
| art. 118 cost.
l. 12 febbraio 1968, n. 132
| |
| Centro diretto da V. Napoletano - Roma
| |