| nel presente studio l' a. vuole approfondire, mediante un discorso
lessicale-semantico, le conoscenze relative a quel periodo della
storia della chiesa postcostantiniana, in cui questa -uscita dalla
clandestinita'- cerca di crearsi un proprio spazio, struttura e
potere nell' ambito dell' impero temporale. a tale scopo egli
analizza tutte le varie denominazioni usate nei testi conciliari
latini dei secoli iv e v, per indicare le tre principali ripartizioni
territoriali ancora oggi vigenti nel mondo cattolico: provincia,
diocesi e parrocchia. le conclusioni raggiunte da tale ricerca
consentono all' a. di esprimere la propria opinione sul perche',
nello studio della storia ecclesiastica e politica del tardo impero,
ci si trovi di fronte -in molti casi- alla coincidenza dei limiti
territoriali della diocesi ecclesiastica con quelli della civitas e
della provincia ecclesiastica con quelli della provincia civile. tale
corrispondenza, cioe', si sarebbe realizzata naturalmente, in seguito
a situazioni di fatto e vantaggi pratici obiettivi, quali l'
evangelizzazione partita dai centri urbani piu' grandi e la maggiore
facilita' di avere contatti con le autorita' civili della provincia o
della civitas.
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