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108969
IDG760400832
76.04.00832 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
de castro josue'
inquinamento n. 1: il sottosviluppo
Humanitas, an. 29 (1974), fasc. 8-9, pag. 601-608
d811
vi e' la convinzione diffusa, frutto di una visione limitata e parziale, che i primi effetti della degradazione dell' ambiente naturale, provocati dalla crescita economica, siano sorti nelle regioni piu' ricche. secondo l' a. invece i primi e piu' gravi effetti dello sviluppo si sono manifestati nelle regioni sottosviluppate. il sottosviluppo, sostiene l' a., non e' l' assenza dello sviluppo ma e' al contrario un prodotto dello sviluppo. se oggi si insiste di piu' a parlare di inquinamento e di degradazione dell' ambiente, e' perche' la civilta' occidentale ha sempre rifiutato di riconoscere cio' che invece e', per l' a., un' evidenza: la fame e la miseria di alcuni paesi lontani sono un prodotto sociale del progresso. e' il costo che l' umanita' paga perche' lo sviluppo economico possa progredire nel limitato numero di paesi che sono i dominatori del mondo. non aver compreso questa verita' ha fatto si' che si effettuasse una strategia di lotta al sottosviluppo, che e' necessariamente destinata a fallire. insuccesso che si ripetera' sempre fino a che perdureranno le strutture economiche attuali, che implicano appunto una politica dello sfruttamento economico del terzo mondo. a conferma di questa tesi, l' a. mostra come, prima dell' esplosione capitalistica ed industriale del nostro secolo, non esistevano paesi sottosviluppati e paesi sviluppati separati da un divario cosi' ampio. e' solo con la seconda rivoluzione industriale che sono emerse queste disparita' estreme. la fame in india, nel peru', a san domingo, oltre ad essere manifestazione locale delle zone sottosviluppate e' principalmente l' espressione di malattie paradossali della civilizzazione.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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