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108993
IDG760900226
76.09.00226 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
bargis marta
indebolimento permanente di un organo
nota a cass. sez. i pen. 2 aprile 1973
Giur. it., s. 7, an. 127 (1975), fasc. 4, pt. 2, pag. 201-204
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d51852
l' a., prendendo spunto da una sentenza della cassazione relativa alla lesione della cistifellea, pone in luce come sia costantemente rigorosa la giurisprudenza del supremo collegio in materia di applicabilita' della aggravante di cui all' art. 583, comma 1, n. 2, codice penale; e' sufficiente, secondo la cassazione, anche il parziale indebolimento dell' organo o la ridotta menomazione della sua funzionalita', indebolimento che puo' essere di entita' anche minima; a nulla rileva, oltretutto, che il soggetto fosse gia', riguardo a quel particolare organo, indebolito per cause diverse: questo si riscontra soprattutto nel campo delle lesioni agli organi della masticazione, in ordine ai quali la cassazione ritiene grave la lesione anche per la caduta di un solo dente, a nulla rilevando che l' apparato masticatorio del soggetto fosse gia' carente dal punto di vista dell' efficienza. la dottrina e' su posizioni meno rigorose e, riguardo al carattere permanente della limitazione, afferma che non si deve confondere la permanenza (la quale non esclude la possibilita' di una sua cessazione) con la perpetuita', soprattutto perche' trattandosi, nel caso preso in esame dall' a., di semplice indebolimento, assai di rado potrebbe farsi un pronostico di perpetuita'. circa il caso specifico della cistifellea, infine, sara' opportuno distinguere caso per caso basandosi sulla necessita' della colecistectomia.
art. 583 c.p.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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