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Documento


109019
IDG760900259
76.09.00259 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
bettiol giuseppe
ricordando filippo grispigni
per gli studi in onore del settantesimo compleanno del professor wurtenberger dell' universita' di freiburg in b.
Indice pen., an. 9 (1975), fasc. 3, pag. 333-341
d50
l' a., dopo aver ricordato la personalita' vigorosa e combattiva del grande maestro scomparso, si sofferma sul significato e sulla portata della sua opera nel campo scientifico italiano. in particolare esamina lo sforzo compiuto dal grispigni per dimostrare come il codice penale del 1931 sia di netta impronta positivistica, sforzo che si articola lungo 2 direttrici, di cui la prima riguarda la soluzione di eventuali contraddizioni tra il criterio della prevenzione generale e quello della prevenzione speciale a favore di quest' ultima, la seconda, in base alla quale pericolosita' sociale e capacita' a delinquere, essendo desumibili dalle stesse circostanze, sono la medesima cosa e quindi si puo' affermare il principio "nulla poena sine periculositate". l' a., inoltre, rileva che il grispigni e' stato in italia il primo positivista che abbia inteso il diritto penale come scienza giuridica e il reato come "istituto giuridico" e pone in luce la grandezza di tale giurista che sta nei particolari piu' che nella visione generale delle cose, nell' analisi piu' che nella sintesi.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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