| l' a. si esprime in senso contrario alla pena di morte e ne nega l'
efficacia deterrente, facendo ricorso a vari argomenti: all'
esperienza storica, che insegna che nei periodi in cui la pena di
morte era largamente applicata si moltiplicavano i crimini piu'
feroci; alla considerazione che i delitti piu' gravi sono in genere
commessi da persone "non normali" (paranoici, schizofrenici ecc.),
che non attribuiscono grande importanza alla vita propria o altrui e
non temono tanto la morte quanto la cattura (ad esempio i
terroristi), per i quali, quindi, ha un effetto piu' deterrente la
certezza di una lunga pena detentiva; all' insuperabile argomento
dell' irreparabilita' degli errori giudiziari; infine, ad
argomentazioni di tipo filosofico-religioso, che impongono di
considerare il valore trascendente della vita umana.
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