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Documento


109041
IDG760900283
76.09.00283 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
marongiu antonio
muratori, beccaria, pietro verri e la scienza del diritto
Riv. it. dir. proc. pen., an. 18 (1975), fasc. 3, pag. 744-776
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d50
l' a. affronta il problema dei motivi della decadenza, nel settecento, della dottrina giuridica, facendo riferimento in particolare a quelle leggi che vietavano a giudici ed avvocati di riferirsi alle opinioni dei giuristi. l' a. sostiene che a questo fenomeno contribuirono le durissime critiche rivolte alla scienza giuridica dal muratori nel suo "difetti della giurisprudenza", e successivamente dal verri nelle "osservazioni sulla tortura" e dal beccaria nel famoso "dei delitti e delle pene". spiega le diverse motivazioni dell' asprezza delle loro posizioni e conclude nel senso che beccaria e verri nel campo del diritto penale, come muratori in quello del diritto civile, sono stati mossi dal fine di far si' che la legge sia opera non di arbitrio ma di ragione; ma la negazione da parte loro della scienza giuridica non appare il ragionato frutto di un sereno ed attento esame.
Ist. dir. penale - Univ. TO



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