| 109069 | |
| IDG760900311 | |
| 76.09.00311 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| scialla luigi
| |
| l' inquinamento di acque pubbliche come danneggiamento aggravato
nella giurisprudenza
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a trib. roma 28 marzo 1974 e pret. roma 20 giugno 1973
| |
| Giur. merito, an. 7 (1975), fasc. 2, pt. 2, pag. 116-121
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| d52000; d51905; d539
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| l' a., commentando le 2 sentenze, di primo grado e d' appello, nota
che mentre il pretore aveva ritenuto che l' inquinamento di acque
pubbliche costituisse reato di danneggiamento aggravato di cose
mobili, il tribunale investito dell' appello aveva riformato la
sentenza ritenendo che l' estensione dell' aggravante del n. 3 dell'
art. 635 codice penale alle cose immobili, fosse una violazione del
principio di stretta legalita'. in realta', dal confronto dei 2 artt.
635, n. 3, e 625, n. 7, l' a. giunge alla conclusione che il
legislatore aveva avuto evidentemente l' intenzione di tutelare i
beni di pubblica utilita' sia mobili che immobili. l' acqua, che allo
stato attuale delle cose, non puo' piu' essere considerata una res
communis omnium ma un bene giuridico di natura immobile, va tutelata
nell' interesse della comunita' in base al riferimento dell' art.
635, n. 3 all' art. 625, n. 7, che si deve ritenere valido anche per
le cose immobili.
| |
| art. 650 c.p.
art. 625 c.p.
art. 635 c.p.
| |
| Ist. dir. penale - Univ. TO
| |