| l' a. svolge un' indagine storico giuridica sulla parte della
costituzione dedicata ai rapporti economici. egli afferma che il
modello costituzionale dell' organizzazione dell' economia risente
del fatto che, nell' epoca in cui si forma, non esistono nel nostro
paese compiute elaborazioni di veri e propri programmi di politica
economica sottratti all' influenza della tradizione liberale classica
si' che anche l' azione delle forze politiche di sinistra nell'
elaborazione della carta costituzionale e' tale da consentire l'
approvazione di norme costituzionali, come gli artt. 41 e 42, che
riconoscono ai privati la liberta' d' iniziativa economica e il
diritto di proprieta'. l' a. riconosce il carattere di "compromesso"
tra diverse ideologie proprio anche a tale settore di
regolamentazione costituzionale di rapporti sociali. per tale
ragione, afferma l' a., il modello costituzionale dell' economia e'
un modello "aperto", il solo tipo di modello su cui potevano
concordare tutti i partiti politici. tuttavia questo non impedisce
anche alla sinistra di parlare bene del "compromesso" complessivo
raggiunto in sede costituente. difatti, nel progetto costituzionale
in materia economica -in particolare negli artt. 39, 40, 49- e'
tracciata la via verso quel modello di societa' prefigurata nel
capoverso dell' art. 39, 40, 49 e dell' art. 3 costituzione: i
sindacati e i partiti operai ricevono le garanzie costituzionali ad
essi necessarie attraverso i precetti che riconoscono la liberta' di
organizzazione, il diritto di sciopero, la collocazione privilegiata
e la funzione primaria dei sindacati nel quadro delle istituzioni. l'
a. ripercorre, a partire dall' epoca fascista, l' atteggiamento via
via tenuto dal legislatore italiano verso i contratti collettivi di
lavoro e l' ordinamento sindacale che culmina con l' attribuzione
dell' efficacia "erga omnes" ai primi senza mettere in discussione l'
autonomia e la liberta' d' azione dei sindacati. ricostruisce, poi,
la storia del diritto di sciopero, che si conclude con il
riconoscimento anche da parte della corte costituzionale della
legittimita' costituzionale, nella prospettiva della realizzazione
della democrazia sostanziale, del c.d. sciopero politico.
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