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Documento


109252
IDG760601697
76.06.01697 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
lucarelli francesco
negozio, contratto, rapporto sociale
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 29 (1975), fasc. 4, pag. 1502-1519
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d3060; d0400; d042; f3210
critico-sociologico
politica
l' a. afferma che lo studio dell' autonomia privata va impostato superando la prospettiva che vuole separata la disciplina del negozio giuridico dal contratto, basando il primo sulla volonta' individuale e il secondo sul rapporto economico. in tal modo non si fa altro che impedire l' emersione di quel rapporto sociale cui la costituzione subordina il riconoscimento dell' autonomia privata. la giustezza di tale opinione e' dimostrata, a parere dell' a. dall' esame dell' evoluzione nel tempo del concetto dell' autonomia privata. nei codici ottocenteschi proprieta' ed autonomia privata simboleggiano e riflettono l' idea forza dei diritti naturali soggettivi, l' ideale illuministico della liberta' individuale e dell' autonomia del volere. nel codice del 1942, invece, si assiste al declino della metodologia volontaristica e all' affermarsi di obiettivi di produttivita' e di efficientismo che implicano la progressiva emarginazione della volonta' individuale. si passa cosi' dalla logica del negozio alla logica del contratto, attraverso il quale i soggetti, se hanno il potere di regolare il proprio interesse, devono operare nell' ambito delle finalita' sanzionate dal diritto positivo secondo la logica che governa il sistema. con l' avvento della costituzione si afferma l' esigenza di tutela dell' uguaglianza sostanziale, accanto a quella formale, della dignita' e personalita' umana, dei valori del lavoro. la difesa della personalita' e della dignita' umana significa anche garanzia esistenziale del lavoratore, diritto ad un' esistenza libera e dignitosa, valorizzazione del lavoro. l' eguaglianza sostanziale esige l' attuazione di misure equitative in qualsiasi situazione in cui assume rilevanza la disomogeneita' sociale dei soggetti. il che non puo' non introdurre la variabilita' e la relativita' anche nel campo privatistico. seppure la costituzione riconosca l' autonomia privata, questa si muove all' interno di un sistema complesso di graduazione di valori: tutela del lavoro, attivita' economica privata, proprieta'. tuttavia il problema equitativo ed il rispetto dei valori all' apice dell' ordinamento giuridico non puo' circoscriversi unicamente ai rapporti privatistici, bensi' implica la fattiva presenza dello stato e il suo intervento diretto in settori quali: sanita', previdenza, abitazione, istruzione, giustizia.
art. 3 cost. art. 35 cost. art. 36 cost. art. 37 cost.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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