| nel campo della legislazione statale in materia di inquinamento,
troviamo anzitutto la legge 13 luglio 1966 n. 615 ed alcune
disposizioni del testo unico legge sanitaria che disciplinano
organicamente la materia dell' inquinamento atmosferico. non
altrettanto omogenea e' la normativa sull' inquinamento idrico: qui
abbiamo le norme delle leggi sanitarie, quelle delle leggi sulle
acque e sugli impianti elettrici e del regolamento per la derivazione
ed utilizzazione delle acque pubbliche, le norme sui canali di
bonifica ed infine le norme delle leggi che regolano genericamente l'
attivita' industriale. abbiamo inoltre la legge 3 marzo 1971 n. 125
(biodegradabilita' dei detergenti sintetici) e la normativa in
materia di acque marine, costituita da alcune disposizioni del codice
della navigazione, dalla legge 14 luglio 1965 n. 963 e dalla legge 21
luglio 1967 n. 613. la competenza delle regioni e' molto meno
specifica ma egualmente incisiva. le regioni, infatti, in base ai
decreti di trasferimento di funzioni, appaiono competenti ad
intervenire in quasi tutti i settori della legislazione statale che
attualmente regola la materia. il che significa che, malgrado la
riserva a favore dello stato contenuta nell' art. 5 decreto del
presidente della repubblica 14 gennaio 1972, n. 4, la legislazione
statale e' suscettibile di essere modificata da quella regionale.
anche la legislazione regionale puo' dividersi a seconda che regoli
la materia dell' inquinamento atmosferico o quella dell' inquinamento
idrico. in questo ultimo campo si distinguono leggi di sovvenzione
pura (per l' acquisto di apparecchi tecnici, senza altra condizione
che la destinazione della spesa) di sovvenzione condizionata
(subordinata a specifici requisiti degli enti destinatari o requisiti
tecnici delle opere da realizzare) e a contenuto dispositivo (con cui
si determinano vincoli alle attivita' disciplinate).
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