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110011
IDG761206750
76.12.06750 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
(a cura di bin roberto)
le crisi di giunta nell' esperienza della prima legislatura delle regioni ad autonomia ordinaria
Regioni, an. 4 (1976), fasc. 3, pag. 425-471
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d14231
all' atto dell' introduzione delle regioni ordinarie il problema della stabilita' dell' esecutivo, uno dei temi classici dell' ingegneria delle istituzioni, si presentava suscettibile di svariate soluzioni, elaborate in sede teorica e per lo piu' rafforzate dall' esperienza straniera. ma la classe politica che si accinse ad elaborare gli statuti sembro' apprezzare poco lo sforzo progettuale compiuto, avendo piuttosto di mira l' esigenza di predisporre una serie di bilanciamenti e di garanzie che non consentissero il privilegiamento eccessivo di un unico organo. dal gennaio al novembre del 1971 assistiamo ad una serie di "crisi tecniche", necessarie per l' adeguamento alle disposizioni statutarie, senza che ne conseguano mutamenti di rilievo, per quanto concerne la formula politica (che era il centro-sinistra laddove ne esisteva la possibilita' numerica, altrimenti la coalizione di sinistra e in due casi il monocolore democristiano). l' attenzione dell' a. si sposta poi sulle crisi politiche che nel corso della prima legislatura hanno travagliato quelle regioni che, sin dal loro primo anno di vita, avevano avuto maggiori difficolta' nel risolvere i problemi politici: fanno infatti eccezione le tre regioni con giunte di sinistra (toscana, umbria ed emilia-romagna) e abbastanza stabili sono anche gli esecutivi veneto e lombardo. l' a. conclude con un' approfondito esame sui motivi dell' instabilita' politica di alcune regioni nonche' sull' efficacia della normativa statutaria posta a tutela della stabilita' dell' esecutivo.
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