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Documento


110605
IDG760601056
76.06.01056 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
casulli vincenzo rodolfo
impugnazione del riconoscimento di figlio naturale compiuto da persona incapace di intendere e di volere
nota a cass. 8 ottobre 1970, n. 1869
Giur. it., an. 124 (1972), fasc. 4, pt. 1a, pag. 823-832
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d30135
pratico
formale
l' a. critica la sentenza della cassazione e confuta le ragioni di ordine politico addotte dalla giurisprudenza per giustificare il proprio orientamento secondo il quale i mezzi d' impugnazione del riconoscimento sarebbero tassativamente previsti dalla legge, limitatamente alle ipotesi di violenza, difetto di veridicita' e incapacita' derivanti da interdizione giudiziale. sostiene che la irrilevanza della incapacita' di intendere e di volere ai fini del riconoscimento del figlio naturale non puo' ricavarsi dall' art. 428 codice civile dal momento che tale disposizione, pur avendo carattere generale nei confronti dei negozi patrimoniali, costituisce a sua volta, una eccezione di fronte al principio piu' generale dell' esigenza di una volonta' libera e cosciente, come elemento costitutivo e imprescindibile di qualunque atto giuridico. esiste invece, sostiene l' a., una analogia tra il riconoscimento compiuto sotto la minaccia d' una violenza e quello posto in essere dal naturalmente incapace, dal momento che si tratta di due casi che costituiscono applicazione e non esecuzione del principio generale dell' annullabilita' di un atto giuridico compiuto senza coscienza ne' volonta'.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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