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111962
IDG770600764
77.06.00764 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
lanfranchi lucio
note sull' interesse ad agire
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 26 (1972), fasc. 3, pag. 1098-1152
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d4053
l' a., affermata la perdurante attualita' del problema di una corretta interpretazione dell' art. 100 codice procedura civile -intesa quale norma di rinvio ad altri criteri di individuazione delle c.d. azioni atipiche o quale norma utilizzabile direttamente per l' individuazione delle stesse- si sofferma in una analisi dettagliata dei piu' recenti contributi dottrinali sul tema per formulare una valutazione complessiva della posizione della dottrina sull' argomento. nella seconda parte del lavoro l' a. illustra le origini storiche dell' "interesse ad agire" esaminando la dottrina francese, quella italiana preunitaria e la dottrina prechiovendiana. viene poi dedicata ampia attenzione alla posizione del chiovenda, riassunta nella regola della massima attualita' possibile della legge nel processo, e della dottrina postchiovendiana. successivamente, escluso che il principio in esame possa comunque servire per l' individuazione delle azioni c.d. atipiche ed escluso che esso possa avere una applicazione parziale, si accoglie l' interpretazione redentiana dell' art. 100 codiceprocedura civile come di un criterio "di ordine pratico". ed infatti, si afferma se la definizione dell' interesse ad agire "in se'" puo' rimanere quella empiricamente innocua di "situazione psicologica di tensione della causa al risultato"; se si puo' ancora ripetere che, finalisticamente, l' interesse ad agire tende al "risultato" del conseguimento o del recupero di una determinata utilita'; sotto il determinato profilo "causale", l' interesse ad agire ed a contraddire si risolve nel problema della individuazione dell' azione e dell' eccezione, "e'" il concretarsi della fattispecie costitutiva dell' azione e dell' eccezione individuate (cosi' come, rendendo rigorosa la stessa nozione "in se'" e la stessa nozione "finalistica", l' interesse ad agire o a contraddire e' il concreto esercizio dell' azione e dell' eccezione ed e' il provvedimento giurisdizionale perseguito). il lavoro si chiude con l' esame della relazione fra la problematica dell' interesse ad agire e quella della tutela di mero accertamento.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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