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111966
IDG770600770
77.06.00770 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
tedeschi vittorio
cenni sulla "limitation"
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 26 (1972), fasc. 3, pag. 1348-1361
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d95211; d95011
l' a., dopo aver fissata la nozione di "limitation" ed aver accennato ai suoi rapporti con la praescriptio, si occupa del suo sviluppo storico, del suo fondamento, del suo inizio, della sua interruzione, della sua rilevabilita'. viene poi operato un raffronto con il diritto italiano e si mettono in luce le affinita' esistenti tra limitation e prescrizione anche se la prima estingue il remedy mentre il nostro istituto estingue il diritto. l' a. si occupa infine di quale diritto sia applicabile nel caso di conflict of laws e del raffronto tra limitation, che e' un istituto del common law, e due istituti tipici dell' equity: il lacmes e la acquiescence. il primo consiste nel non far valere il diritto per un periodo sproporzionatamente lungo, pur conoscendo l' esistenza del diritto medesimo, cosicche' la controparte puo' ritenere che l' avente diritto abbia rinunciato all' impugnativa, e si riferisce, invece che all' elemento pubblicistico della certezza alla condotta delle parti, avuto riguardo alle circostanze. il secondo non ha alcun rapporto col decorso del tempo; esso, infatti, si verifica allorquando taluno che era in condizioni di opporsi, resta inerte, e coscientemente permette che la controparte assuma un' obbligazione, con la convinzione che l' avente diritto gli ha dato in certo qual modo l' autorizzazione a modificare la propria posizione.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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