| gentile, nota l' a., aveva una conoscenza profonda del pensiero di
marx, sul quale aveva compiuto numerosi studi all' inizio della sua
attivita' intellettuale. gentile trasse numerose istanze dai suoi
studi su marx, prima fra queste la necessita' di far fronte alla
crisi del liberalismo e di porre rimedio all' individualismo
esasperato. per gentile infatti, al pari di marx, l' uomo e' sociale,
tuttavia il tipo di societa' dell' uno non corrisponde a quello dell'
altro. per gentile la societa' non si impone all' uomo dall' esterno,
per esigenze di ordine economico od organizzativo, ma scaturisce
dall' interiorita' stessa dell' uomo che, per realizzarsi, e' portato
ad esteriorizzare questa socialita'; in questa prospettiva non puo'
trovar spazio un' antitesi fra il singolo e la societa'. lo stato
come concetto, e non come stato di fatto o stato storicamente
realizzato, e' per gentile la piu' completa espressione della
socialita'. il superamento del privato nel pubblico, esigenza comune
a quella di marx, si giustifica in gentile per una motivazione
spirituale: quale spinta che l' uomo sente a partecipare, mediante un
servizio alla verita', all' universalita'.
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