| l' a. si oppone a quanti ritengono che l' atteggiamento antireligioso
di marx discenda da motivi estrinsechi, legati alla situazione del
suo tempo. invece, sostiene l' a., l' atteggiamento antireligioso di
marx deriva da una precisa presa di coscienza, la cui genesi e'
essenzialmente filosofica, come mostra gia' la sua tesi di dottorato.
per marx credere in dio significa fare dell' uomo il suo schiavo. l'
umanesimo marxista quindi implica il rifiuto di ogni dimensione
trascendente. in cio' e' stata decisiva su marx l' influenza di
feuerbach, al quale pero' rimproverava di non aver visto che la causa
vera di ogni alienazione, compresa quella religiosa, sia una
difettosa organizzazione economica e sociale. l' alienazione
religiosa, per marx, e' destinata a scomparire quando sara' terminata
ogni forma di sfruttamento degli uomini. nella visione marxiana
pertanto la religione non e' che una ideologia tra le altre, al
servizio delle classi dominanti. anche i successori di marx, nota l'
a., sono rimasti su questa linea. la prassi politica sovietica
infatti e' stata sempre violentemente antireligiosa tranne un breve
periodo durante la seconda guerra mondiale, per stimolare con l'
aiuto della chiesa ortodossa il patriottismo russo, e durante i primi
anni dell' avvento al potere di kruscev.
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