| a proposito dell' esigenza generalizzatasi di una societa' ordinata,
l' a. nota come spesso si voglia il risultato globale, l' ordine, e
non le condizioni per giungere ad esso. l' alternativa, per l' a., si
pone fra ordine democratico e disordine totalitario. per l' a. non ha
valore l' osservazione che oggi non vi e' nulla di piu' ordinato del
sistema sovietico, e che la democrazia e' divenuta il luogo del piu'
incontrollato disordine. secondo l' a. infatti mentre il disordine
della democrazia e' una deplorevole degenerazione, che deve essere
curata, l' ordine totalitario invece e' un sistema degenere per
definizione. l' "ordine" comunista e' per l' a. un sistema
caratterizzato da uno dei piu' colossali disordini che lo stato
conosca. e' infatti "disordine" in senso radicale calpestare i piu'
elementari diritti umani, perseguitare le religioni, negare ogni tipo
di liberta', soffocare ogni spontaneita' e varieta' della cultura e
dell' arte.
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