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Documento


112279
IDG770600950
77.06.00950 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
granelli carlo
sulla variabilita' dell' assegno al coniuge divorziato (contributo all' interpretazione dell' art. 9 l. 1 dicembre 1970, n. 898)
Riv. dir. civ., an. 22 (1976), fasc. 2, pt. 1, pag. 129-191
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d30126
teorico-sistematico; pratico
formale; casistica
disattesa l' opinione di chi ritiene che con lo scioglimento del matrimonio vengono meno tutti gli effetti del vincolo si afferma tuttavia che la legge 1 dicembre 1970, n. 898 ha dato attuazione all' istanza sociale che vuole esaurita anche sul piano di diritto quella partecipazione d' una parte alle vicende umane dell' altra gia' da tempo cessata sul piano di fatto. ciononostante, tenuta presente l' ampia gamma sociale interessata dalla nuova legge, si ritiene che l' art. 9 legge citata e' un duttile strumento per evitare il verificarsi delle aspettative che i coniugi legittimamente riponevano nel matrimonio e che in sua costanza hanno tentato di realizzare. considerando che il patrimonio dell' obbligato puo' subire incrementi per le piu' disparata ragioni, si ritiene che solamente quando l' aumento sia riconducibile al naturale sviluppo delle vicende finanziarie del soggetto sia possibile un adeguamento dell' assegno. qualora la variazione sia nel senso di una diminuzione patrimoniale dell' obbligato, l' a. arriva a una conclusione che tenga presente gli interessi giuridicamente rilevanti del coniuge tenuto alla corresponsione dell' assegno. il coniuge creditore deve comunque cercare l' inserimento nella vita produttiva ed un suo eventuale inadempimento puo' comportare una riduzione dell' assegno.
art. 9 l. 1 dicembre 1970, n. 898
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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