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| IDG770600971 | |
| 77.06.00971 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| miani canevari fabrizio
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| intervento alla tavola rotonda "il nuovo processo del lavoro": un
fallimento o solo un rodaggio travagliato?, roma, 6 giugno 1975
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| Sicur. soc., (1975), fasc. 4-5, pag. 362-368
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| d761; d4193; d750
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| pratico
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| formale
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| secondo l' art. 8 della legge 11 agosto 1973, n. 533, nelle procedure
amministrative per il conseguimento delle prestazioni previdenziali
non si tiene conto dei vizi, delle preclusioni e delle decadenze
verificatesi. l' ampia dizione rende indubbia la volonta' del
legislatore di evitare possibili interpretazioni restrittive per ogni
caso di difformita' delle domande e dei ricorsi rispetto ai modelli
previsti dalle varie leggi speciali che regolano la materia. l' art.
443 nuovo testo del codice di procedura civile stabilisce che la
domanda giudiziale puo' essere proposta anche se i procedimenti
amministrativi non si sono esauriti. la norma innova la precedente
disciplina: fra l' altro, si deve ritenere che la disposta
sospensione del processo rientra nei poteri del giudice esercitabili
d' ufficio soltanto nella prima udienza di discussione, sicche' il
mancato esaurimento del procedimento amministrativo, non rilevato in
limite, non potrebbe costituire motivo di impugnazione.
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| art. 8 l. 11 agosto 1973, n. 533
art. 443 c.p.c.
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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