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112587
IDG770401027
77.04.01027 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
dalla torre giuseppe
il problema del concordato
Studi catt., an. 20 (1976), fasc. 188, pag. 587-592
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d942
secondo l' a., in un ordinamento democratico e pluralista che aspiri a garantire tutte le liberta', il concordato si manifesta quale strumento atto a promuovere un ampliamento degli spazi di liberta'. il concordato italiano del 1929, nato dall' esigenza di garantire uno spazio di liberta' nell' ambito di un ordinamento totalitario, ha assunto successivamente, mediante il riconoscimento dell' art. 7 della costituzione, la funzione di tradurre nella concreta realta' sociale il diritto alla liberta' religiosa in singoli e ben definiti ambiti. l' a. nota infatti che la liberta' religiosa dei cattolici, pur se garantita dalla costituzione, ha trovato attuazione solo in quelle materie regolate dal concordato, mentre non si e' ancora realizzata in quei campi che non sono stati regolati dal concordato, come nel caso dell' effettiva liberta' delle scuole religiose e della loro parita' con quelle pubbliche, e nel caso della liberta' degli enti ecclesiastici di svolgere attivita' assistenziali. a proposito poi della critica ricorrente che ritiene incomprensibile il mantenimento del regime concordatario in un clima in cui la trattativa e l' accordo sono la regola nei rapporti fra i partiti, l' a. rileva come nell' art. 7 della costituzione sia da ravvisare una norma sulla produzione giuridica.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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