| l' a. delinea preliminarmente la nozione di "capo di sentenza". ne
critica le ricostruzioni dogmatiche e relativistiche e segue, invece,
una concezione composita e realistica che, sulla base del vigente
dato normativo, riconduce la nozione di capo di sentenza, tanto per
l' appello quanto per il ricorso in cassazione, al capo di domanda,
se e' stata pronunziata sentenza definitiva, e al capo di questione,
se e' stata emanata sentenza non definitiva su di un preliminare di
rito o una pregiudiziale di merito. affrontando, poi, il problema
della connessione dei capi, enuncia la sua tesi, secondo la quale la
necessita' di un appello incidentale nella ipotesi di una sentenza
con pluralita' di capi, e' in funzione della connessione fra capi
impugnati e no, nel senso che per i capi connessi esso e' superfluo e
di converso che l' effetto devolutivo dell' appello puo' operare
anche riguardo a tali capi. procede, quindi, alla verifica di questa
tesi svolgendo una analisi relativamente alle varie ipotesi di
connessione fra i capi della sentenza gravata.
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